Tribunale, riparte la gara da 3 milioni per la vigilanza
PESCARA. È ripartita la gara del Comune per la scelta della ditta cui affidare l’incarico di vigilanza armata all’interno del palazzo di giustizia. Si tratta di un maxi appalto da 3 milioni 334mila...
PESCARA. È ripartita la gara del Comune per la scelta della ditta cui affidare l’incarico di vigilanza armata all’interno del palazzo di giustizia. Si tratta di un maxi appalto da 3 milioni 334mila euro, bloccato nei mesi scorsi dalle osservazioni presentate dalle imprese candidate. Gli uffici dell’ente sono stati costretti a fermare tutto per un po’ di tempo per apportare alcune modifiche al bando. Ora il termine ultimo per la presentazione delle offerte è stato fissato al prossimo 12 luglio, mentre l’apertura delle buste dovrebbe avvenire quattro giorni dopo, cioè il 16. Questa spesa, come tutte quelle riguardanti la gestione del palazzo di giustizia, sebbene di competenza del ministero, verrà anticipata dal Comune e poi verrà rimborsata. Ma l’ente sta ancora attendendo i rimborsi del 2010, 2011 e 2012.
Dal 2009 a oggi, comunque, la vigilanza armata all’interno del tribunale è stata assicurata dalla ditta Aquila srl, il cui contratto è scaduto lo scorso 31 marzo. «In vista della conclusione di questo appalto», ha affermato l’assessore al patrimonio Eugenio Seccia, «dallo scorso novembre, abbiamo aperto un tavolo di verifica e di confronto con la Commissione manutenzione del palazzo di giustizia per accertare le nuove esigenze emerse durante lo svolgimento del servizio e mettere a punto il nuovo bando». Così, si è deciso di aumentare i controlli agli accessi di alcuni locali destinati al tribunale. La procura, nel dicembre scorso, ha anche richiesto che venisse inserita nella gara la fornitura di un nuovo sistema informatico più moderno.
La società che si aggiudicherà l’appalto dovrà garantire l’apertura, la chiusura e il controllo degli ingressi pedonali nella piazza galleria interna, degli accessi carrabili ai parcheggi di pertinenza dell’edificio, dell’ingresso della procura e di quelli del tribunale. Dovrà utilizzare apparecchiature antintrusione e di telesorveglianza con possibilità di collegamento remoto con la centrale operativa dell’istituto di vigilanza. È previsto, inoltre, l’utilizzo di metal detector portatili e scanner a raggi x.
Tra i servizi aggiuntivi, sono stati richiesti l’incremento di ulteriori 38 varchi di controllo, la fornitura di 500 badge e del nuovo sistema informatico in grado di identificare l’identità dei possessori dei badge per bloccarne eventualmente l’accesso.
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