CORONAVIRUS / NATALE

Ultime ore di shopping prima della "zona rossa"

Anche in Abruzzo (zona arancione) corsa nei negozi alla vigilia delle chiusure: il rischio è il sovraffollamento. Il Viminale ordina di aumentare i controlli per evitare l’effetto nuovi-contagi

PESCARA. La vigilia di Natale, in questo 2020 caratterizzato dall'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, non sarà il giorno dello shopping, della corsa dell'ultim’ora ai regali, delle grandi folle che invadono il centro delle città, degli aperitivi e degli abbracci in piazza tra amici che si rivedono. Domani, infatti, anche in Abruzzo _ che è una delle due uniche regioni a restare nella zona arancione _ scatta la zona rossa come nel rsto d'Italia e gli ultimi acquisti vengono rinviati ad oggi.
Il 23 dicembre sarà sicuramente caratterizzato dalle restrizioni in atto, ma può essere ricordato come una delle giornate con più gente in giro, forse anche più della vigilia negli scorsi anni. Con l'Abruzzo in zona arancione, per oggi valgono le regole già in vigore: restano chiusi bar, locali e ristoranti, se non per la vendita da asporto, mentre sono regolarmente aperti i negozi, che possono tirare avanti, come previsto dal Dpcm del 3 dicembre, fino alle ore 21.

Domani, invece, scattano le nuove regole l'Abruzzo, come il resto d'Italia, sarà in zona rossa.
Chiusi, quindi, negozi, centri commerciali, centri estetici, bar e ristoranti. Possono aprire i supermercati e tutte le attività che vendono beni alimentari e di prima necessità, le farmacie e le parafarmacie, le edicole, le tabaccherie, le lavanderie, i parrucchieri e i barbieri.

Oggi, dunque, seppur con gli spostamenti limitati al territorio del proprio comune di residenza, si rischia l'ultimo assalto allo shopping di Natale. L'andazzo, d'altronde, si è capito già dallo scorso weekend, quando le città - complici i tanti abruzzesi rientrati da fuori per le festività prima che scattasse lo stop agli spostamenti tra regioni - si sono riempite come non si vedeva ormai da mesi.
Ovunque, da Pescara a L'Aquila, da Teramo a Chieti e passando per tutte le principali zone abruzzesi dello shopping, erano visibili lunghe code all'ingresso dei negozi, che sono tenuti a contingentare gli accessi nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Ma non c'è solo lo shopping. Con l'avvicinarsi del periodo festivo è tornata anche la voglia di normalità. Per le strade, infatti, sono riapparsi i gruppi di amici e anche gli aperitivi, rigorosamente da asporto, nonostante il Dpcm in vigore vieti di consumare alimenti e bevande all'aperto dopo le ore 18. Numerose le situazioni di assembramento, soprattutto nei luoghi tradizionali del divertimento serale. Non mancheranno, in tal senso, i controlli, che verranno intensificati già da oggi.

I quattro prefetti abruzzesi, infatti, hanno recepito la circolare del Viminale che ha chiesto servizi efficaci per garantire il rispetto delle regole, soprattutto per quanto riguarda «situazioni di assembramento o di mancato rispetto del distanziamento interpersonale». (l.d.)

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