Una telecamera ha ripreso l’agricoltore scomparso a Penne
Elio Pomante inquadrato il 22 dicembre a Farindola, ma poi si sono perse le tracce Le ricerche del 56enne di Penne continuano nei rifugi e anche nell’Aquilano
PENNE. Continuano senza soste le ricerche per ritrovare Elio Pomante, l’agricoltore 56enne di Penne che ha fatto perdere le sue tracce dal 22 dicembre quando dopo un litigio in famiglia è uscito di casa senza ancora farvi ritorno. I suoi cari e i tanti conoscenti della frazione vestina di Colle Trotta, dove Elio vive assieme al fratello Mario, con il quale gestisce anche un’azienda agricola a conduzione familiare, sono tutti in ansia e preoccupati. Le ultime notizie che si hanno dell'uomo, che ha il telefono cellulare spento e che non ha con sè soldi, né tantomeno carte di credito ed effetti personali, sono legate alle immagini di una telecamera di un distributore di Farindola. Le immagini l’hanno ripreso la sera del 22 dicembre dopo aver fatto rifornimento alla sua automobile ed esser ripartito verso la strada che conduce in montagna. Da lì in poi il vuoto assoluto, il nulla. Secondo le indagini non risulterebbe che Pomante si sia diretto da Farindola verso Cupoli, dato che le telecamere posizionate nella zona non hanno registrato il suo passaggio.
Dal 24 dicembre comunque, quando il fratello Mario ha denunciato la scomparsa di Elio ai carabinieri di Penne, si è messa in moto una task force di ricerca. Ieri mattina, nella caserma di Penne, c’è stato un nuovo vertice per fare il punto della situazione. Al tavolo di lavoro hanno preso parte tutti i rappresentanti dei vari corpi impegnati nelle ricerche di Pomante. Per la prefettura - che ha in mano il caso - è intervenuto il responsabile del procedimento del coordinamento del soccorso pubblico, Giancarlo Verzella. Le perlustrazioni, continuate nella giornata di ieri con il supporto di protezione civile, soccorso alpino, vigili del fuoco, guardia di finanza e carabinieri, hanno visto impegnati i vari reparti, aerei e di terra, nel controllare casali e vecchie stalle. È stata ispezionata con attenzione anche la la zona di Ofena, cercando tra gole e anfratti, ma del contadino scomparso non è stata trovata la minima traccia. Anche la macchina con la quale si è allontanato da casa, una Fiat Punto bianca, non è stata avvistata.
Chi conosce Pomante lo descrive come un uomo senza grilli per la testa, un uomo semplice, tutto casa e lavoro. Di tanto in tanto frequentava il bar del quartiere, niente di più. Le indagini dei carabinieri stanno battendo ogni pista e al momento la speranza di tutti è quella che il contadino non abbia commesso gesti estremi. I parenti, intanto, hanno voluto rivolgere un nuovo appello. «Ci rivolgiamo a chiunque possa averlo visto. Qualsiasi dettaglio può essere utile per ritrovarlo», hanno detto i fratelli e le sorelle di Pomante. Non è da escludere, considerate le difficili condizioni meteo degli ultimi giorni, che il contadino abbia potuto trovar rifugio in un vecchio fienile o in una stalla nascondendo anche la macchina. Sembra invece meno percorribile, considerando anche l'indirizzo delle ricerche e delle indagini dei militari, l'ipotesi che l'uomo si sia allontanato dalla zona montana per fuggire chissà dove.
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