Unioni civili, si riapre lo scontro in aula
PESCARA. Oggi la delibera sulle unioni civili torna in consiglio comunale. E lo scontro tra favorevoli e contrari all’istituzione di un registro per l’iscrizione delle coppie, etero e omosessuali,...
PESCARA. Oggi la delibera sulle unioni civili torna in consiglio comunale. E lo scontro tra favorevoli e contrari all’istituzione di un registro per l’iscrizione delle coppie, etero e omosessuali, rischia di farsi ancora più acceso rispetto alla settimana scorsa, quando il provvedimento è stato bloccato in aula da centinaia di emendamenti.
L’approvazione della delibera, presentata dalla consigliera di Sel Daniela Santroni, prima firmataria del documento, appare incerta. Per il via libera servono almeno 17 voti favorevoli e il risultato appare un po’ incerto, perché la maggioranza è divisa in due. Tra i contrari figurano gli esponenti della Lista Teodoro, Piernicola Teodoro e Massimiliano Pignoli, il consigliere dei Liberali Giuseppe Bruno e il capogruppo del Pd Marco Presutti. Lo stesso Presutti si è augurato ieri che venga preso in considerazione il monito dell’arcivescovo Tommaso Valentinetti a porre maggiore attenzione alla famiglia.
Sta di fatto che la proposta di delibera, che dovrebbe finalmente istituire il registro mai attuato dal 2008, è stata firmata da 14 consiglieri. A questi si dovrebbero aggiungere i tre esponenti del Movimento 5 Stelle, più il sindaco Marco Alessandrini, che pur non essendosi mai espresso pubblicamente sull’argomento, è annoverato anche lui tra i favorevoli all’istituzione del registro delle unioni civili.
«Con questo regolamento», hanno spiegato in una nota i 14 consiglieri, «tutte le coppie di fatto registrate otterranno un attestato con il quale potranno accedere ai benefici dei servizi comunali e al diritto di assistere il proprio convivente in caso di cure ospedaliere, come tutte le altre coppie sposate». I problemi tecnici, riscontrati la scorsa settimana sulla delibera, per una versione non aggiornata della relazione effettuata dal dirigente, sembrano ormai superati. E oggi, salvo i numerosi emendamenti che potrebbero essere in gran parte cassati, si dovrebbe andare al voto.
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