penne
Vestina gas, Rifondazione dà lo stop alla vendita del 6%
PENNE. La dismissione del 6 per cento delle quote di Vestina gas in possesso del Comune di Penne continua a far discutere. Il segretario di Rifondazione comunista Gabriele Frisa è fortemente...
PENNE. La dismissione del 6 per cento delle quote di Vestina gas in possesso del Comune di Penne continua a far discutere. Il segretario di Rifondazione comunista Gabriele Frisa è fortemente contrario alla cessione delle quote della società pubblica per ripianare il debito maturato nei confronti della famiglia Cutilli per l'esproprio dei terreni dove è stata costruita la struttura sanitaria del Carmine.
«Il Comune di Penne ha fatto scelte scellerate in passato e sta proseguendo sulla stessa linea», ha affermato, «vendere Vestina gas, anche solo il 6 per cento, non produrrebbe nessun beneficio per la comunità. Per ripianare il debito di circa 780mila euro maturato nei confronti degli eredi Cutilli basterebbe che il Comune di Penne evitasse la costruzione della nuova scuola Mario Giardini, ristrutturando l'edificio esistente».
«Facendo entrare il privato nella Vestina gas, così come è successo per la privatizzazione della luce e del gas a livello nazionale, le bollette per i cittadini sicuramente avrebbero un'impennata, e noi siamo fortemente contrari ad un eventuale aumento delle bollette», ha spiegato il segretario di Rifondazione comunista pennese.
Francesco Bellante
©RIPRODUZIONE RISERVATA