Viale Marconi a 30 all’ora, no dei negozianti

14 Settembre 2022

Il comitato di residenti e commercianti contesta il limite: «Ridicolo per una strada a scorrimento veloce»

PESCARA. L’attivazione della zona a velocità limitata a 30 chilometri orari non soddisfa affatto il comitato Salviamo viale Marconi, composto da cittadini e residenti che non condividono il progetto di trasformazione della strada a quattro corsie, promosso dal Comune. Nei giorni scorsi, dopo l’approvazione della delibera di giunta, è stata firmata l’ordinanza che dà vita alla zona a velocità limitata, che imporrà di non superare i 30 chilometri orari (una volta posizionata la segnaletica, tra una quindicina di giorni), per rendere la strada più sicura e far convivere le auto con le bici.
Il presidente del comitato Fabiana Tenerelli contesta subito questa scelta e dice che «c’è solo da ridere perché è stato promosso un progetto di riqualificazione per rendere la strada a scorrimento veloce, per eliminare il traffico, lo smog e i semafori. E si è rovinata la strada, arrivando a un’arteria dove non si può camminare, non si può andare in bici e non è più anti-smog perché sono stati ripristinati i semafori e ce ne sono anche più di prima, la maggior parte all’altezza delle rotatorie, dove si rischiano tamponamenti a catena», prosegue Tenerelli esprimendo tutte le sue perplessità. E poi c’è questa nuova idea del limite dei 30 chilometri orari».
La rappresentante del comitato ritiene che ci sia un «chiaro ed evidente tentativo di mettere pezze su pezze su un progetto che è nato male ed è finito peggio» e Tenerelli si interroga sulle responsabilità. «Incompetenza dei dirigenti? Arroganza della giunta? Colpa del sindaco? Questo non ci è dato sapere. Ma è certo che sarebbe tutto da rifare e che abbiamo di fronte un disastro, sono stati spesi soldi senza riflettere». Bocciata dal comitato anche l’istituzione della sosta oraria libera, sul lato mare, per un’ora, dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20. «Mi chiedo dove siano questi parcheggi perché da via Spaventa a via Pepe quasi non ci sono parcheggi per le auto: quelli progettati sono stati destinati alle moto perché altrimenti non c’era spazio a sufficienza per le quattro corsie della strada. D’altronde non si potevano spostare i palazzi, per farci entrare tutto», prosegue Tenerelli. «Qui si assiste alla apoteosi di un pensiero contorto, quando si parla di strada a scorrimento veloce con il limite dei 30 chilometri. E intanto per le attività di viale Marconi va sempre peggio. Alla crisi del momento si aggiunge questo bel regalo del sindaco». (f.bu.)