Voli: addio a Torino, ma si va a Sharm 

Firme on line per ripristinare il collegamento con il capoluogo piemontese, la Saga però punta su Egitto e Mar Rosso

PESCARA. Addio al volo per Torino, ma da Pescara si può andare a Sharm el-Sheikh. L’aeroporto d’Abruzzo, come da contratto con Ryanair, due giorni fa ha perso il suo collegamento nazionale più importante. Quello con il “Sandro Pertini" del capoluogo piemontese, operato dalla compagnia low cost irlandese con tre voli settimanali, «che rappresentava un servizio essenziale per le connessioni tra il Nord-Ovest e il Centro-Sud adriatico dell’Italia», si legge sulla petizione on line, avviata su Change.org, che ha raggiunto oltre 3.200 adesioni.
«Dal 2016, con l'introduzione del volo inizialmente operato da Blue Air, è stato garantito un collegamento vitale per migliaia di persone, facilitando gli spostamenti tra due importanti regioni del nostro Paese», c’è scritto sul sito che raccoglie firme contro lo stop, «la sospensione del servizio crea un vuoto incolmabile nelle opzioni di trasporto, isolando ulteriormente aree già penalizzate da infrastrutture limitate».
Ma la Saga, società controllata dalla Regione che gestisce l’Aeroporto d’Abruzzo, rilancia con un collegamento, per ora sperimentale, con la località turistica egiziana bagnata dal Mar Rosso. Il nuovo volo per Sharm el-Sheik andrà avanti fino a novembre ed è garantito dalla compagnia Neos Air del gruppo Alpitour. Basterà per colmare il calo di passeggeri che erano diretti a Torino?
Alla Saga incrociano le dita mentre, dal fronte politico, il deputato del Pd, Luciano D’Alfonso, è tornato ad attaccare il presidente della Regione, Marco Marsilio. «Si gloria per il 2% in più di passeggeri che ad agosto sono transitati per l’aeroporto d’Abruzzo. Ma negli ultimi dieci mesi lo scalo ha perso 35.228 utenti, mentre tutti gli altri ne guadagnano (media nazionale: +10,4%)», incalza il dem, «attribuire questo calo alla sola perdita del volo per Milano Linate è semplicistico e non tiene conto della cancellazione del collegamento per Varsavia, cui si sono aggiunti poi i forti tagli alle frequenze con Torino, Barcellona (Girona), Bergamo, Dusseldorf, Malta e Memmingen. E, da due giorni, lo stop ai voli per Torino e Alghero. Il taglio al collegamento con il capoluogo piemontese (quest’anno attivato soltanto da maggio a settembre)», rimarca D’Alfonso, «è problematico poiché colpisce direttamente l’economia del nostro territorio, in particolare l’Automotive e l’indotto in Val di Sangro. Ma è chiaro», conclude il deputato del Pd, «che la ferita più dolorosa riguarda la cancellazione del volo per Milano Linate, assente ormai da 14 mesi. È possibile che in questo lunghissimo lasso di tempo nessuno abbia saputo rimediare?».
In realtà la cura è in corso ma ha tempi lunghi. Anzi lunghissimi. La Regione si è affidata al meccanismo dei voli in continuità territoriale (leggi la scheda a destra), come ha fatto, oltre un anno fa, la Regione Marche. La richiesta per ottenere finanziamenti pubblici è stata inoltrata all’Enac, dalla Regione Abruzzo, pochi mesi fa, ed è mirata ai collegamenti con Milano e Torino, a Nord; Palermo e Olbia, sulle isole. Ma per la risposta, dicono dalla Saga, bisogna attendere il 2025. E a proposito di Saga, il Cda resta in carica, seppure mutilato del suo vice presidente. Il fine corsa per Catone e i suoi, infatti, coinciderà con l’approvazione del terzo bilancio di esercizio, il 31 dicembre. Così affermano dalla Saga.