Today

13 Marzo

13 Marzo 2025

Oggi, ma nel 1983, in tutta Italia, toccava la vetta della classifica nazionale dei singoli “Vacanze romane”, brano dei Matia Bazar, intonato da Antonella Ruggero, scritto da Aldo Stellita benché ufficialmente firmata da Giancarlo Golzi, con arrangiamento di Carlo Marrale, pubblicato dall’etichetta discografica milanese Ariston, estratto dall’album “Tango”. Il pezzo era stato presentato nell’edizione numero 33 del Festival di Sanremo, che era stato vinto da Tiziana Rivale con “Sarà quel che sarà”, tra il 3 e il 5 febbraio, meritando il quarto posto e soprattutto incassando l’ambito premio della critica. Resterà in cima alla chart tricolore dei 45 giri per sette settimane non consecutive. Nel b-side del vinile, invece, era inciso il pezzo “Palestina”. La caratteristica principale era l’incontro tra la sonorità sinth-pop, caratterizzata dall’elettronica, senza chitarre, ed il cantato classicheggiante, con tanto di riferimenti retrò alla Roma della Dolce vita felliniana degli anni ‘50. La traccia, che rimarrà tra le migliori della produzione della band formatasi a Genova nel 1975, insieme a “Solo tu”, del 1979, dall' Lp omonimo, e alla successiva “Ti sento”, del 1985, dalla raccolta Melancholia, se la vedeva con successi che, per un verso o per l’altro, entreranno di diritto nell’annuario della musica leggera del Belpaese. Ossia: “L’italiano”, di Toto Cutugno; “Carletto”, di Corrado Mantoni; “Vita spericolata”, di Vasco Rossi; “Chi chi chi co co co”, di Pippo Franco. Il 31 dicembre di quel 1983 “Vacanze romane” chiuderà la classifica italiana dei singoli in quarta piazza, quale prima canzone nella lingua di Dante Alighieri dietro a grandi calibri internazionali come: “Flashdance … What a feeling”, della statunitense Irene Cara; “I like Chopin”, di Gazebo che benché di autore italiano nativo di Beirut, in Libano,, Paul Mazzolini, era tutto in inglese; “Vamos a la Playa”, tormentone del duo torinese Righeira, che però era in spagnolo con l’aggiunta di una sorta di gergo nonsense. E addirittura si classificava prima dell’iconico “Moonlight shadow”, del compositore britannico Mike Oldfield con la voce della connazionale Maggie Reilly, che verserà al quinto posto.