Antonioli, la spinta dello stakanovista

Il difensore sempre presente: Lanciano, è ora di spiccare il volo.

Paolo Antonioli è lo stakanovista della Virtus Lanciano. E’ l’unico sempre presente in campo. Non ha saltato una gara, pardon un minuto delle 15 partite di campionato. E’ uno dei giocatori di maggiore personalità dall’alto dei suoi 32 anni, il leader della difesa che sembra essersi assestata nelle ultime domeniche. Zero gol subiti a Rimini, ma i rossoneri sono tornati a casa con un altro pareggio, il nono stagionale. Nel girone B della Prima divisione è un primato che condividono con il Giulianova. Il difensore di origine mantovana, dopo la trasferta romagnola, ha l’aria di chi è soddisfatto, ma non troppo.

Antonioli, complimenti non ha saltato un minuto.
«Sì, sono in linea con gli anni scorsi. Ho avuto la fortuna di non incappare in gravi infortuni e alla fine riesco sempre a collezionare quelle 30 partite nell’arco del campionato».

Nono pareggio in 15 gare a Rimini.
«Sono un po’ troppi, ad onor del vero».

L’ultimo è stato conquistato nonostante l’inferiorità numerica.
«Sì, ma sul piano delle prestazioni la squadra ha ben poco da rimproverarsi. Ci siamo. Ma la classifica si alimenta con i punti. Pardon, con le vittorie».

Quindi?
«Dobbiamo iniziare a vincere».

In trasferta non avete mai perso, come Verona e Spal: sei pareggi e due vittorie.
«Fuori casa il ruolino di marcia è buono. E’ al Biondi che non riusciamo ad imporci come dovremmo».

Per quale motivo?
«Se lo sapessi...».

Una questione psicologica?
«Epidosi, credo sia colpa solo degli episodi».

La difesa sembra essersi assestata, prima forse subiva qualche gol di troppo.
«Sì, i numeri dicono questo. Ma la verità è che abbiamo incassato anche dei bei gol. Mi spiego meglio: a volte abbiamo incontrato attaccanti che hanno fatto i fenomeni contro di noi. Diciamo che non siamo stati fortunati».

Al Biondi che cosa manca?
«Io penso che sia una questione di dettagli. Anche un po’ di fortuna».

A Gallipoli, nella passata stagione, ha avuto gli stessi problemi?
«No, abbiamo sempre vinto al Bianco, tranne che in tre occasioni. In casa abbiamo costruito la promozione in B, fuori ci siamo arrangiati».

Domenica arriverà il Ravenna quinto in classifica con 24 punti, sei in più della Virtus Lanciano.
«Ogni volta diciamo che dobbiamo vincere e questa benedetta vittoria in casa non arriva, per un motivo o per l’altro. Speriamo sia la volta buona. Ci siamo messi alle spalle già 15 partite, quindi è ora di pigiare il piede sull’acceleratore. Ci manca sempre qualcosa per spiccare il volo. Ripeto: è una questione di punti, non di prestazioni, perché la squadra ha dimostrato il suo spessore».

Le punte segnano poco.
«Macché, il discorso riguarda tutti. Non solo loro».