Bene la cooperativa del gol, ma serve un bomber
Sono 11 i giocatori andati a segno finora e il capocannoniere è Ferraris con 3 reti: si guarda al mercato
PESCARA. La cooperativa del gol funziona, non c’è dubbio, ma al Pescara da qui alla fine del campionato servono i gol “sicuri” per andare in serie B. In questo momento sono undici i giocatori andati a segno, ovvero Brosco, Ferraris (capocannoniere con 3 gol), Dagasso, Valzania, Tunjov, De Marco, Merola, Cangiano, Merola, Bentivegna e Tonin. Un dato importante, sicuramente, ma per provare ad avere maggiori soluzioni e più chance di vincere e strappare punti promozione, serve un “risolutore” in attacco. Ad Arezzo la squadra di Baldini ha fatto molta fatica in avanti. Nelle ultime tre partite bisogna registrare un solo gol realizzato. L’unico a gonfiare la rete, ma da palla inattiva, è stato Tunjov contro il Sestri Levante. Su azione, invece, i biancazzurri non segnano dalla gara con la Lucchese. Campanelli d’allarme che non possono passare in secondo piano. L’anno scorso il Cesena ha vinto il campionato con 17 giocatori a bersaglio, ma con Shpendi, Corazza e Kargbo che insieme hanno “fatturato” 40 gol. Due anni fa il Catanzaro ha allargato la cooperativa del gol a 19 marcatori diversi, ma sempre con dei bomber di razza a fare la differenza e una batteria letale composta da Iemmello (18 reti), Biasci (16) e Vandeputte (11).
Riflessioni che il Pescara dovrà fare in vista del mercato di gennaio. Serve un centravanti di ruolo, visto che Tonin è una seconda punta e Vergani non sta segnando con una certa costanza. Baldini in questo momento non vorrebbe stravolgere gli equilibri e gradirebbe avere in rosa giocatori giovani o elementi che ha già avuto in precedenza. Tommaso Biasci del Catanzaro, per esempio, è un profilo interessante e Baldini ha avuto modo di allenarlo alla Carrarese. Stesso discorso per Edoardo Soleri dello Spezia, che con l’attuale allenatore del Pescara si è messo in mostra due anni fa nel Palermo. Entrambe le operazioni, però, sono difficili da mettere in piedi a causa dei costi proibitivi legati agli ingaggi dei due attaccanti.
Oltre al reparto offensivo servirà una pedina a centrocampo, dopo aver perso Lonardi per infortunio. A Baldini non dispiacerebbe riavere Luperini, ma il Catania non ha nessuna intenzione di cederlo. Serve anche un terzino destro da alternare a Pierozzi: occhio a Buttaro del Palermo. (l.d.m.)