Sottil abbraccia Bettella dopo il gol realizzato sabato

IL PESCARA ASPETTA LA SEMIFINALE

Bettella e la cabala play off: «Li ho vinti già due volte...» 

Il difensore: «La serie A è il mio sogno. Adesso servono testa, cuore e gambe»

PESCARA. Il predestinato si è preso la scena e adesso difficilmente verrà messo da parte. Davide Bettella, classe 2000, è il golden boy che nel giro di qualche settimana ha rimescolato le gerarchie nel reparto difensivo. Tre gare da titolare e un gol alla Salernitana sabato scorso, hanno messo in vetrina il 19enne ragazzotto arrivato a gennaio in prestito dall’Atalanta. «Il gol è stata una grande emozione e la dedica è per i miei genitori che mi hanno sempre supportato in ogni tappa della mia carriera», racconta il difensore del Pescara, che svela poi un retroscena sulla partita con la Salernitana. «La sera prima della partita, in ritiro, prima di mettermi a letto, ho pensato: “Che bello sarebbe fare gol sotto la Nord”. È andata proprio così, sono felicissimo e spero di farne altri in futuro». La prima rete in carriera gli è costata una cena ad alcuni compagni di squadra, tra cui Sottil, Perrotta, Capone, Gravillon e Antonucci. «In questi mesi sono cresciuto tanto, grazie ai compagni di reparto più esperti di me e all’aiuto di Pillon, che in queste settimane mi ha trasmesso tanta serenità. Sono davvero felice. Il futuro? Ho altri dodici mesi di prestito con il Pescara e sono contento di giocare qui anche l’anno prossimo».

Bepi Pillon

Il Delfino si gioca la promozione e magari Bettella il prossimo anno potrebbe sfidare in A l’Atalanta, il club che lo ha acquistato l’anno scorso dall’Inter per 7 milioni di euro. «Bisogna sempre sognare in grande e spero di affrontarla l’anno prossimo. Sarebbe fantastico». Dice con tono pacato e un bel sorriso sulle labbra. Bettella mette da parte i sogni e torna a guardare la realtà. C’è una semifinale play off da preparare contro la vincente di Verona-Perugia. «Tutte le squadre che approdano ai play off sono competitive e non ci sono avversari meno forti o più forti. Per noi il 4° posto è un grande risultato, che ci permetterà di avere a favore il fattore campo e il vantaggio in caso di parità. Testa, cuore e gambe. È questa la ricetta da seguire. Curiamo i minimi dettagli e così andremo lontani». Il suo idolo è Alessandro Nesta, ex difensore del Milan e della Nazionale, ora allenatore del Perugia, che potrebbe trovarsi davanti proprio in semifinale. «Perugia e Verona due grandi squadre. Sfidare di nuovo il Perugia di Nesta, che è il mio idolo, sarebbe molto bello».
Lui, padovano doc, pensa anche al suo derby personale con il Verona. «Tra Padova e Verona c’è sempre stata una certa rivalità...», sorride e poi torna serio. «Sarà stimolante giocare contro entrambe. Daremo il massimo. Dobbiamo preparare la testa per fare la nostra partita. Saremo pronti alla guerra». Il 19enne difensore del Pescara, poi, ha un certo feeling con i play off. «Li ho vinti due volte», racconta, pensando al tris. «Li ho giocati e vinti ben due volte nei campionati giovanili. Dopo gli spareggi ho vinto uno scudetto Giovanissimi e un titolo Allievi». La sua crescita esponenziale ha portato l’Italia under 20 a convocarlo per il Mondiale, che partirà giovedì prossimo in Polonia. «Sono felice di essere nella lista dei convocati per il Mondiale under 20, ma io rimarrò a Pescara fino alla fine dei play off. La precedenza va al mio club e sinceramente spero di andare in ritiro con l’Italia il più tardi possibile, così vuole dire che saremo arrivati fino in fondo». Prima c’è una serie A da conquistare.
©RIPRODUZIONE RISERVATA