Brutto Lanciano, la rivoluzione non paga
La squadra gioca male, i tifosi contestano. Società delusa dalla campagna abbonamenti.
La sensazione è che a Lanciano stia andando in scena una sorta di tutti contro tutti. Con un reoconfesso: «E’ colpa mia», ha detto l’allenatore rossonero Dino Pagliari dopo la seconda sconfitta casalinga. Nel mirino dei tifosi c’è proprio l’allenatore di Terni. La Virtus Lanciano non ha mai vinto in casa: un pareggio e due sconfitte. E si sta adeguando al pericoloso andazzo della passata stagione. Non a caso i punti sono gli stessi: cinque in altrettante gare. Altro che salto di qualità. La rivoluzione estiva voluta dal tecnico e appoggiata dal ds Luca Leone e dalla proprietà non ha sortito gli effetti sperati, finora. Una rivoluzione affatto indolore. E, soprattutto, costata tanti soldi. La squadra non va. Gioca male, specialmente al Biondi.
Lo testimonia il fatto che ultimamente il migliore in campo nella Virtus è il portiere. I Maio non vedono i sacrifici ripagati dai risultati. Brutta sensazione, a tal punto che tra i dirigenti qualcuno risponde alle critiche del pubblico. E la stessa Valentina Maio ha dichiarato che non è affatto soddisfatta del numero (506) degli abbonamenti. Se ne aspettava di più. Anche i tifosi si attendevano un gioco più gradevole e risultati più lusinghieri. E domenica hanno anche contestato Dino Pagliari. D’altronde quando una squadra gioca con quattro terzini (due in difesa e altrettanti a centrocampo) le critiche possono essere dribblate solo in caso di risultato positivo. A proposito, che fine ha fatto il Turchi del girone d’andata della passata stagione? C’è nervosismo in casa frentana: lo stesso Pagliari ha battibeccato con un giornalista nel dopo gara di domenica.
Due settimane fa Roberto Colussi si è fatto espellere contro il Pescara e per chi lo avesse dimenticato c’è sempre una gara, quella del 16 agosto scorso contro la Cisco, terminata in anticipo per le cinque espulsioni. E poi ci sono i tre giocatori “emarginati” da Dino Pagliari. La lista dei rossoneri da cedere in estate era lunga. Ma, dopo la chiusura del mercato, sono rimasti Bolic, Romano e Pagliarini. Che vengono fatti allenare come da regolamento, ma non sono mai convocati, nemmeno quando ci sono diversi infortunati e per compilare la distinta bisogna ricorrere ai giovani della Berretti. Sembra che i tre si siano mossi, attraverso l’Aic, per chiedere di essere presi in considerazione come gli altri. Si sarebbero anche lamentati con i Maio.
Che, tra le grane a cui si va incontro nel mondo del calcio, non avevano conteplato quella di dover pagare dei calciatori che vengono regolarmente trascurati. Scelta tecnica, quella di Pagliari. E, quindi, da rispettare considerati l’esperienza e l’acume dell’allenatore. Ma i numeri sostengono che la difesa ha incassato più gol (7 contro 5) della passata stagione. E poi, detto francamente, parlare di scelta tecnica per mandare in tribuna il centrocampista Stefano Romano sembra un controsenso visto che il pubblico di Lanciano l’ha visto giocare l’anno scorso. Per carità, la partenza non esaltante della Virtus non è da imputare all’esclusione dei tre. Ma sarebbe il caso di non procurarsi i problemi quando ce ne sono già tanti da risolvere. A proposito, si teme per l’infortunio del difensore Oshadogan. E domenica la Virtus giocherà a Cosenza!
Lo testimonia il fatto che ultimamente il migliore in campo nella Virtus è il portiere. I Maio non vedono i sacrifici ripagati dai risultati. Brutta sensazione, a tal punto che tra i dirigenti qualcuno risponde alle critiche del pubblico. E la stessa Valentina Maio ha dichiarato che non è affatto soddisfatta del numero (506) degli abbonamenti. Se ne aspettava di più. Anche i tifosi si attendevano un gioco più gradevole e risultati più lusinghieri. E domenica hanno anche contestato Dino Pagliari. D’altronde quando una squadra gioca con quattro terzini (due in difesa e altrettanti a centrocampo) le critiche possono essere dribblate solo in caso di risultato positivo. A proposito, che fine ha fatto il Turchi del girone d’andata della passata stagione? C’è nervosismo in casa frentana: lo stesso Pagliari ha battibeccato con un giornalista nel dopo gara di domenica.
Due settimane fa Roberto Colussi si è fatto espellere contro il Pescara e per chi lo avesse dimenticato c’è sempre una gara, quella del 16 agosto scorso contro la Cisco, terminata in anticipo per le cinque espulsioni. E poi ci sono i tre giocatori “emarginati” da Dino Pagliari. La lista dei rossoneri da cedere in estate era lunga. Ma, dopo la chiusura del mercato, sono rimasti Bolic, Romano e Pagliarini. Che vengono fatti allenare come da regolamento, ma non sono mai convocati, nemmeno quando ci sono diversi infortunati e per compilare la distinta bisogna ricorrere ai giovani della Berretti. Sembra che i tre si siano mossi, attraverso l’Aic, per chiedere di essere presi in considerazione come gli altri. Si sarebbero anche lamentati con i Maio.
Che, tra le grane a cui si va incontro nel mondo del calcio, non avevano conteplato quella di dover pagare dei calciatori che vengono regolarmente trascurati. Scelta tecnica, quella di Pagliari. E, quindi, da rispettare considerati l’esperienza e l’acume dell’allenatore. Ma i numeri sostengono che la difesa ha incassato più gol (7 contro 5) della passata stagione. E poi, detto francamente, parlare di scelta tecnica per mandare in tribuna il centrocampista Stefano Romano sembra un controsenso visto che il pubblico di Lanciano l’ha visto giocare l’anno scorso. Per carità, la partenza non esaltante della Virtus non è da imputare all’esclusione dei tre. Ma sarebbe il caso di non procurarsi i problemi quando ce ne sono già tanti da risolvere. A proposito, si teme per l’infortunio del difensore Oshadogan. E domenica la Virtus giocherà a Cosenza!