CICLISMO
Ciccone, una star (a pois) a Parigi: è stata dura, maglia prestigiosa
Il corridore teatino dopo la premiazione per il miglior scalatore e subito soprannominato il nuovo camoscio d'Abruzzo. Il presidente della federazione: "E' un esempio per i giovani"
PARIGI. "Indosso questa maglia con onore perché ha un significato importante, è prestigiosa, e per me è una grande soddisfazione. La lotta per conquistarla è stata molto difficile, aperta fino a ieri, negli ultimi anni veniva indossata da uomini di classifica. Però ce l'abbiamo fatta": sono le parole che Giulio Ciccone, subito soprannominato "Il (nuovo) camoscio d'Abruzzo" (come il marsicano Vito Taccone) pronuncia dopo il podio del Tour de France a coronazione di una corsa e di un risultato storico: il titolo di miglior scalatore, e quindi la maglia a pois, primo italiano a riuscirci 31 anni dopo Claudio Chiappucci. Emozioni e brividi con la premiazione sugli Champes Elysees e l’Arc de Triomphe sullo sfondo.
Del Tour edizione numero 110 il protagonista è il vincitore, il 26enne danese Jonas Vingegaard che, dopo la passerella finale sui viali (Champs Elysees) può finalmente prendersi una pausa e prepararsi per la Vuelta. Ma l'immagine sorridente del 28enne corridore teatino (di Brecciarola) viene subito dietro il nuovo re del Tour. E per festeggiare Ciccone oggi la sua squadra, la Star Trek, gli ha fatto una sorpresa facendogli trovare, prima della partenza, una bici a pois come la casacca che indossava. "E anche questa è una bella soddisfazione", ha chiosato il re dei grimpeur.
Il ciclismo italiano intanto plaude all'impresa di Ciccone. "Finalmente abbiamo un corridore italiano che è tornato ad essere protagonista al Tour de France - dice all'Ansa con soddisfazione, Cordiano Dagnoni, presidente della federciclismo - La maglia a pois, dopo quella gialla e insieme a quella verde (del leader della classifica a punti), è la più prestigiosa. L'Italia aveva appena sette corridori alla partenza della Grande Boucle e portare a casa la classifica dei Gran Premi della montagna è un grandissimo risultato». «Il risultato ottenuto da Giulio Ciccone è uno stimolo per i giovani corridori che devono identificarsi in questo ragazzo che dà l'esempio - prosegue il numero 1 della Fci -: va sempre in fuga ed è sempre lì a combattere sulle salite più impervie. La conquista di una maglia così prestigiosa serviva a tutto il movimento ciclistico italiano. In casa abbiamo tanti giovani promettenti e l'impresa di Ciccone spingerà ancora di più a fare meglio in tutte le categorie».
L'appuntamento con i Mondiali in Scozia è sempre più vicino e l'1 agosto, al Mugello, ci sarà la conferenza stampa di presentazione, nel corso della quale verranno annunciate le squadre azzurre per le prove iridate: «Oltre al ct, Daniele Bennati, che nominerà i convocati per la prova in linea, ci sarà spazio per tutte le domande relative alle altre discipline e categorie. Sarà una rassegna iridata particolare, una novità assoluta per tutto il mondo del ciclismo e una trasferta molto impegnativa».