BILANCIO DEL GIRONE DI ANDATA
Delfino discontinuo, si riparte il 7 gennaio
Fuori dai play off, serve un'accelerazione. Tweet razzista contro Machìn, interviene il club. Memushaj caso spinoso
PESCARA . Sette vittorie, cinque pareggi e sette sconfitte. Il Pescara chiude il girone di andata al 9° posto con 26 punti insieme al Chievo e alla Salernitana. Rispetto alla passata stagione il saldo è negativo di 6 punti. L’anno scorso, infatti, al termine della prima parte del campionato i biancazzurri guidati da Bepi Pillon girarono a quota 32 occupando la seconda posizione. Purtroppo, al rientro in campo dopo la sosta invernale la squadra non riuscì a ripetersi e concluse il torneo al quinto posto (che poi divenne quarto a causa dell’esclusione del Palermo) venendo eliminata dal Verona nella semifinale play off.
Intanto, da ieri sera i biancazzurri sono in vacanza. L’appuntamento è per martedì 7 gennaio, giorno in cui ci sarà la ripresa degli allenamenti in vista del primo impegno del 2020 (domenica 18 gennaio alle 15 in casa contro la Salernitana). Molto prima di quella data sarà necessario risolvere il caso Memushaj. Le prossime ore saranno decisive per il futuro del centrocampista che ieri era in tribuna all’Adriatico per seguire il match con il Chievo. Forse non si aspettava la dura punizione e in ogni caso a breve ci sarà la resa dei conti. Il rapporto con Zauri si è incrinato pericolosamente e se non arriverà una schiarita l'albanese potrebbe finire sul mercato. Al di là delle smentite, l’episodio ha creato una frattura che bisognerà ricomporre in fretta. Come ha affermato il presidente Sebastiani nel post partita, la società avrebbe gradito un gesto di distensione del 33enne di Valona che dopo lo sfogo di Livorno non ha chiesto scusa né all’allenatore né ai compagni. Allo stadio Picchi Memushaj è stato sostituito per la sesta volta nel torneo in corso. Mancavano appena 8' al fischio finale, il Delfino era avanti di due reti e dopo il cambio la mezzala si è lamentata in modo plateale. La reazione ha scatenato l’ira di Zauri che lo ha escluso dall’elenco dei convocati per la sfida con il Chievo. In carriera Memushaj si è sempre distinto per lealtà e correttezza. Per questo motivo sarebbe clamoroso non assistere a una rapida riconciliazione. Inoltre, Ledian è ormai una bandiera del Pescara, ha altri due anni e mezzo di contratto e da tempo ha deciso di stabilirsi in città. Se dovesse consumarsi, sarebbe un divorzio traumatico per tutti.
Razzismo, bandito un altro tifoso. Due mesi fa il Pescara aveva cancellato dai propri profili social un sostenitore che aveva criticato la posizione della società da tempo impegnata contro i comportamenti discriminatori. Ieri la storia si è ripetuta con un tifoso che ha pesantemente attaccato Josè Machìn con un post razzista (“Che pippa, vai a giocare a bocce scimmia”, firmato da Corrado Giuliani) e la risposta del club non si è fatta attendere: “Tale commento è stato indirizzato quest’oggi nei confronti di Machìn”, c’è scritto sul profilo Twitter del Delfino, “è inaccettabile, faremo di tutto per tenere questo individuo lontano dai social e non solo”.
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