Gol, vittorie e primato Sebastiani: «Avanti così»
PESCARA . Il Pescara si gode il primato in classifica dopo il blitz esterno di Pontedera. Vittoria facile? Assolutamente no, nei primi minuti il Montevarchi si è dimostrato più difficile da scalare...
PESCARA . Il Pescara si gode il primato in classifica dopo il blitz esterno di Pontedera. Vittoria facile? Assolutamente no, nei primi minuti il Montevarchi si è dimostrato più difficile da scalare dell’Everest in pieno inverno, ma nella ripresa sembrava una piacevole collina toscana piena di colori biancazzurri. E chi si gode il primo posto in classifica è il presidente Daniele Sebastiani che magari non avrà brindato con un buon vino rosso toscano vista la sua assenza, ma guai a parlare di scaramanzia. «Due trasferte, due assenze, due vittorie? Purtroppo non sono scaramantico…»
Presidente, scherzi a parte, è un periodo bello dopo due annate storte.
«Ci voleva un momento come questo per ricaricare le batterie di tutti, nessuno escluso. Mini fuga? No, nel modo più assoluto, sono solo 4 partite».
Dalla televisione che match ha visto domenica scorsa?
«Nel primo tempo abbiamo un po' sofferto, ma nella realtà siamo stati sempre padroni della partita. Nel secondo tempo siamo stati davvero bravi. Secondo fuorigioco fischiato contro? Senza Var è difficile, ma se ci fosse un po' più di attenzione le cose andrebbero diversamente. Anche contro il Montevarchi D’Ursi era in gioco. Ma quello che conta è che la squadra stia crescendo e sono convinto che il tempo ci migliorerà».
A proposito della squadra, dopo il primo scorcio di campionato che idea si è fatta del lavoro del ds Matteassi?
«Sono contento di quanto ha fatto fino ad ora e di come gestisce i giocatori. Stiamo vedendo un gruppo sempre più compatto e la cosa mi piace molto. Come è nata la sua idea? Lo incontrai dentro l’ufficio del vicepresidente Bankowski un sabato pomeriggio e ci fece subito una bella impressione. E quando andò via ci dicemmo che era il profilo giusto: i risultati ci stanno dando ragione».
Ma avevate già scelto l’allenatore.
«Non è vero. Auteri era un nome caldo ma lo abbiamo deciso solo con Matteassi. Quando gliene parlai, il direttore disse subito di sì».
Chi sta crescendo sempre di più è Cristian Galano.
«Ha capito che la situazione è questa e ora sta iniziando a ingranare. In estate si è sempre allenato con tanta voglia di andare via, ma ora ha messo nel mirino la stagione e lui non è affatto in discussione. Se decide di fare il Galano per noi è un valore aggiunto».
A differenza di Busellato? «Anche lui voleva andare via, poi aveva deciso di restare. E poi è ci ha chiesto di nuovo di andare da un’altra parte. Non è andato in A o in B ma nella nostra categoria».
Memushaj sempre più valore aggiunto. Ma in estate era stato messo in discussione.
«In discussione da chi? Domenica è stato strepitoso e per quanto mi riguarda non è mai stato un problema e posso parlare anche a nome del mister e del direttore».
In questo inizio di stagione tutti hanno notato un nuovo feeling tra squadra e tifosi.
«Verissimo. Stanno facendo la loro parte e anche molto bene. E sono più che contento».
E sulla questione relativa al costo dei biglietti che novità ci sono?
«Sto parlando con i rappresentanti dei Distinti e Curva per metterli nelle migliori condizioni. Abbiamo deciso di non fare gli abbonamenti perché non vogliamo far sottoscrivere dichiarazioni come in altre piazze dove non si fanno rimborsi in caso di stop causa Covid. Ci è sembrato giusto così».
Pescara, Reggiana, Modena, Siena, Entella. Chi è la più forte?
«Non c’è la più forte. A livello di organico le squadre citate sono le migliori ma poi parla sempre il campo e squadre come Gubbio, Ancona Matelica e Montevarchi secondo me verranno fuori alla distanza».
Sabato il Pescara proverà la fuga. La classifica dice che contro la Viterbese i biancazzurri partiranno da favoriti.
«Guai a pensare ad una partita facile. I laziali stanno raccogliendo meno di quello che è il valore dell’organico. Nell’idea del loro presidente c’è qualcosa di diverso rispetto alla posizione che occupano. Di questo ne sono certo». Il Presidente ci saluta e si gode il primato del suo Pescara ma in cuor suo un piccolo rimpianto lo ha: un brindisi domenica sera in Toscana lo avrebbe fatto volentieri.
Enrico Giancarli
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Presidente, scherzi a parte, è un periodo bello dopo due annate storte.
«Ci voleva un momento come questo per ricaricare le batterie di tutti, nessuno escluso. Mini fuga? No, nel modo più assoluto, sono solo 4 partite».
Dalla televisione che match ha visto domenica scorsa?
«Nel primo tempo abbiamo un po' sofferto, ma nella realtà siamo stati sempre padroni della partita. Nel secondo tempo siamo stati davvero bravi. Secondo fuorigioco fischiato contro? Senza Var è difficile, ma se ci fosse un po' più di attenzione le cose andrebbero diversamente. Anche contro il Montevarchi D’Ursi era in gioco. Ma quello che conta è che la squadra stia crescendo e sono convinto che il tempo ci migliorerà».
A proposito della squadra, dopo il primo scorcio di campionato che idea si è fatta del lavoro del ds Matteassi?
«Sono contento di quanto ha fatto fino ad ora e di come gestisce i giocatori. Stiamo vedendo un gruppo sempre più compatto e la cosa mi piace molto. Come è nata la sua idea? Lo incontrai dentro l’ufficio del vicepresidente Bankowski un sabato pomeriggio e ci fece subito una bella impressione. E quando andò via ci dicemmo che era il profilo giusto: i risultati ci stanno dando ragione».
Ma avevate già scelto l’allenatore.
«Non è vero. Auteri era un nome caldo ma lo abbiamo deciso solo con Matteassi. Quando gliene parlai, il direttore disse subito di sì».
Chi sta crescendo sempre di più è Cristian Galano.
«Ha capito che la situazione è questa e ora sta iniziando a ingranare. In estate si è sempre allenato con tanta voglia di andare via, ma ora ha messo nel mirino la stagione e lui non è affatto in discussione. Se decide di fare il Galano per noi è un valore aggiunto».
A differenza di Busellato? «Anche lui voleva andare via, poi aveva deciso di restare. E poi è ci ha chiesto di nuovo di andare da un’altra parte. Non è andato in A o in B ma nella nostra categoria».
Memushaj sempre più valore aggiunto. Ma in estate era stato messo in discussione.
«In discussione da chi? Domenica è stato strepitoso e per quanto mi riguarda non è mai stato un problema e posso parlare anche a nome del mister e del direttore».
In questo inizio di stagione tutti hanno notato un nuovo feeling tra squadra e tifosi.
«Verissimo. Stanno facendo la loro parte e anche molto bene. E sono più che contento».
E sulla questione relativa al costo dei biglietti che novità ci sono?
«Sto parlando con i rappresentanti dei Distinti e Curva per metterli nelle migliori condizioni. Abbiamo deciso di non fare gli abbonamenti perché non vogliamo far sottoscrivere dichiarazioni come in altre piazze dove non si fanno rimborsi in caso di stop causa Covid. Ci è sembrato giusto così».
Pescara, Reggiana, Modena, Siena, Entella. Chi è la più forte?
«Non c’è la più forte. A livello di organico le squadre citate sono le migliori ma poi parla sempre il campo e squadre come Gubbio, Ancona Matelica e Montevarchi secondo me verranno fuori alla distanza».
Sabato il Pescara proverà la fuga. La classifica dice che contro la Viterbese i biancazzurri partiranno da favoriti.
«Guai a pensare ad una partita facile. I laziali stanno raccogliendo meno di quello che è il valore dell’organico. Nell’idea del loro presidente c’è qualcosa di diverso rispetto alla posizione che occupano. Di questo ne sono certo». Il Presidente ci saluta e si gode il primato del suo Pescara ma in cuor suo un piccolo rimpianto lo ha: un brindisi domenica sera in Toscana lo avrebbe fatto volentieri.
Enrico Giancarli
©RIPRODUZIONE RISERVATA.