LO SFOGO DEL PATRON BIANCOROSSO
Iachini fa tremare Teramo: voglio aiuti o ridimensiono
Il presidente: se verrò lasciato solo sarà difficile mantenere questa categoria
TERAMO. Il futuro del Teramo è a un bivio. Entro la fine di agosto, in base alle risposte del territorio, si scoprirà se il progetto continuerà ad essere ambizioso (per cercare di entrare nella nuova serie C a 20 squadre, che dovrebbe vedere la luce nel 2021-2022, raggiungibile dal secondo al sesto posto dei tre gironi) o se ci sarà un brusco ridimensionamento (al termine della prossima stagione, se va in porto la riforma, si rischia di finire in una categoria semiprofessionistica, la cosiddetta "D d'Elite", in caso di piazzamento dal settimo posto in giù).
A parlare delle prospettive del Teramo è stato, ieri mattina, il presidente Franco Iachini, che oltre a fare un bilancio della stagione appena conclusa ha lanciato un appello al mondo imprenditoriale affinchè possa avere un supporto concreto per dare nuova linfa al suo progetto. Tanti i temi trattati dal 56enne ingegnere teramano in circa 45 minuti di conferenza stampa alla presenza, tra gli altri, del direttore generale Andrea Iaconi. Stadio e tifosi. «Il mio primo anno da presidente è stato molto intenso», ha detto Iachini, «e siamo partiti con l'obiettivo di avere anche la gestione dello stadio. Un obiettivo che ad oggi non abbiamo ancora raggiunto, e non per colpa mia, in quanto il passaggio di consegne di subentro nella concessione si è arenato tra le sabbie mobili dell'amministrazione.
L'ex gestore (Sabatino Cantagalli, ndc), ultimamente, sembrerebbe aver prodotto i documenti necessari, richiesti a gennaio, per ratificare il mio subentro. Speriamo che adesso si possa mettere un punto definitivo alla questione. All'interno dello stadio, tra le varie cose fatte, abbiamo iniziato a trasferire gli uffici della direzione del Teramo, ma non avendo ufficialmente in mano la gestione non abbiamo ancora potuto completare la realizzazione della sede sociale. Sul fronte tifosi c'è da essere molto soddisfatti. I 1.064 abbonati rappresentano il secondo dato di sempre, dopo la stagione 2003-2004, e la media-spettatori di 2.470 è stata la terza assoluta degli ultimi 30 anni».
Il futuro. «Ho investito gran parte del mio patrimonio nel calcio», ha sottolineato Iachini, «sapendo fin da subito che il ritorno economico era molto difficile se non tendente a zero. Ho cercato di valorizzare il nome della città e di far conoscere il Teramo in ambito nazionale. Le istituzioni, in questo anno, non mi hanno sostenuto. Oggi mi trovo dinanzi a un bivio. In vista della riforma della serie C si può sperare di allestire una rosa ancora più competitiva e in grado di arrivare tra le prime sei della classifica ad un'unica condizione, cioè se non rimarrò da solo. Basta con le chiacchiere, voglio vedere i fatti fin da subito. Mi rivolgo alle istituzioni affinchè vadano a svegliare la comunità imprenditoriale della provincia. Non mi si può chiedere di continuare a sostenere il Teramo come ho fatto quest'anno perchè ho già tolto troppi soldi alla mia famiglia. Abbiamo un'occasione unica e irripetibile, potendo contare su quanto fatto finora e su una squadra che, come si è visto a Catanzaro, ha già una base consolidata e la si può ulteriormente migliorare con qualche minimo innesto. Se verrò lasciato da solo», ha aggiunto il patron biancorosso, «il Teramo avrà altre aspirazioni, che non sono di sicuro quelle della C. Una buona squadra Berretti può sostenere un campionato di sufficienza e tornare negli anni futuri a quel dilettantismo che ad oggi, visto il mancato supporto, è la categoria alla quale questa città sembra destinata. Spero che il mio appello venga raccolto nei prossimi giorni. Gli imprenditori possono contribuire o attraverso sponsorizzazioni o con partecipazioni di una certa consistenza al capitale della società. Non ho preclusioni di alcun tipo. I contributi da 10mila euro, però, non servono a niente. Se vogliamo entrare nella C a 20 squadre dobbiamo tirare fuori i denti. Ho già parlato con il sindaco D'Alberto ed entro fine agosto, cioè prima dell'inizio del mercato (al via il 1° settembre, ndc), voglio delle risposte concrete da parte del territorio. Mi auguro, tra l'altro, che venga presto indetto il bando per il campo dell'Acquaviva da utilizzare per il settore giovanile».
Verso il ritiro. «In questi giorni non siamo fermi, stiamo già lavorando per la prossima stagione. Non si sa ancora quando parte il campionato», ha detto Iachini, «perciò non abbiamo ancora una data precisa per l'inizio del ritiro estivo. Per quanto riguarda il taglio degli stipendi del periodo di lockdown abbiamo avviato le trattative singole con i giocatori coinvolti. Il ds Sandro Federico? Credo che il suo contratto verrà rinnovato. Vedremo. La stagione 2019-2020 termina ufficialmente il 31 agosto».
©RIPRODUZIONE RISERVATA