Il Lanciano s’interroga dopo il crollo

I rossoneri cercano rinforzi in attacco, nel mirino il giovane Foti.

A Lanciano non si ricorda a memoria d’uomo una sconfitta così pesante, un 1-5 così umiliante. Non certamente in Prima divisione o C1 che dir si voglia. Difficile trovare un rovescio casalingo così netto tornando indietro negli anni. Viene in mente un 2-4 con la Casertana, in serie D, nel 1996, ma il passo falso con la Reggiana ha tutta l’aria di essere uno dei più pesanti della storia del calcio rossonero. E fa il paio con le cinque espulsioni del 16 agosto scorso che hanno determinato la fine, con una decina di minuti di anticipo, della gara di coppa Italia con la Cisco Roma. Due episodi non certo edificanti della stagione della Virtus Lanciano targata Dino Pagliari.

Va detto che la sconfitta della Reggiana è anche figlia delle assenze e delle condizioni fisiche imperfette di alcuni giocatori. Sta di fatto che l’ultima partita dell’anno non ha reso merito alla serie positiva di cinque partite che avevano riportato il sorriso e la speranza a Lanciano. E’ arrivata la quarta sconfitta al Biondi, tante. Anzi troppe per una squadra che ambisce ad arrivare ai play off. E’ rimasta a tre punti, ma ci sono tante squadre davanti e con la disputa del recupero Ravenna-Portogruaro il distacco potrebbe aumentare. Non è finita, perché l’ultima gara del 2009 ha lasciato in eredità l’espulsione di Chiodini e l’infortunio di Lorenzo Perfetti. Il centrocampista ha problemi muscolari e ne avrà per diverse settimane.

Il portiere salterà la sfida di Verona, il 10 gennaio, per squalifica e nell’azione del fallo da rigore si è fatto male. Le sue condizioni fisiche, quindi, sono da valutare. Per fortuna c’è la sosta. Ci sarà tempo per recuperare alcuni degli assenti delle ultime domeniche. Forse, anche il difensore Joseph Dayo Oshadogan fermo da alcuni mesi per problemi muscolari. Di certo, Vastola e Turchi che hanno saltato le sfide con la Cavese e con la Reggiana. Probabilmente Zeytulaev che in campo si è visto poco e niente in questa stagione. Alle buone notizie dall’infermeria dovrebbero aggiungersi quelle dal mercato. Valutata la situazione e i numeri delle prime 18 gare un obiettivo potrebbe essere l’arrivo di un attaccante. La famiglia Maio non ha lesinato sforzi in estate e non lo farà nemmeno adesso nella speranza che vengano ripagati dai risultati.

Un rinforzo in attacco, certo. Ma di punte ce ne sono già quattro in organico. Ecco, quindi, che per un arrivo ci dovrebbe essere un partente. I papabili a fare le valige sono Daniele Morante e Roberto Colussi, l’ex capitano finito spesso in panchina negli ultimi mesi. Toccherà al direttore sportivo Luca Leone risolvere il problema. Che l’attacco abbia segnato poco lo dicono i numeri, non è certo un’opinione. E così Leone si è messo in moto. Il sogno proibito resta Federico Dionisi, classe 1987, del Livorno, ma la settimana scorsa ha giocato in coppa a San Siro contro l’Inter e difficilmente deciderà di scendere in Prima divisione.

Aveva già detto no in estate, difficile che accetti di venire a Lanciano a gennaio. Ecco, quindi, che il mirino è stato spostato. Si cerca un giovane, top secret il nome. E’ stato fatto quello di Salvatore Foti, attaccante palermitano classe 1988 cresciuto nella Sampdoria. Ultimamente si è perso, ma era uno dei talenti del calcio italiano fino a qualche anno fa. Potrebbe essere un’ipotesi per una Virtus che ripartirà a gennaio affrontando in trasferta prima il Verona e poi il Pescara.