Un punto per sperare. Un pareggio per allungare la permanenza di Roberto Breda sulla panchina biancazzurra. Un risultato che cambia poco in classifica, ma che può rappresentare una svolta psicologica in una stagione pressoché disastrosa. Sì, perché il Pescara spezza la serie di sconfitte (quattro) e lo fa sul campo della capolista Empoli al 16° risultato utile consecutivo. Una reazione apprezzabile dopo la deludente prestazione di sabato scorso. Tutt’altra partita. Anche perché Roberto Breda decide di giocarsela con la sua testa, tornando alla difesa a cinque e mettendo da parte il 4-3-2-1 che non garantisce equilibrio e compattezza alla squadra. Diversa la partita rispetto a quella persa in casa con la Reggina. E il tecnico parte con un 5-3-1-1 spudoratamente difensivo, consegnando le redini della gara all’Empoli.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

EMPOLI-PESCARA: 2-2

EMPOLI (4-3-1-2): Brignoli; Pirrello (45’ st Cambiaso), Nikolaou, Romagnoli, Parisi; Ricci, Stulac (37’ st Damiani), Haas; Moreo (16’ st Bajrami); Matos (16’ st Mancuso), Olivieri (16’ st La Mantia). A disposizione: Pratelli, Viti, Fiamozzi, Casale, Terzic, Zurkowski, Crociata. Allenatore: Dionisi.

PESCARA (3-5-2): Fiorillo, Guth, Bocchetti, Scognamiglio; Balzano (30’ st Bellanova), Busellato (14’ st Omeonga), Valdifiori (23’ st Rigoni), Tabanelli; Masciangelo (30’ st Nzita); Machin; Ceter (14’ st Odgaard). A disposizione: Alastra, Drudi, Fernandes, Vokic, Basit, Maistro, Galano. Allenatore: Breda.

Arbitro: Serra, di Torino.

Reti: 5’ st Busellato, 17’ st Ricci, 27’ st La Mantia, 33’ st Machin.

Note: giornata piovosa, terreno in buone condizioni. Ammoniti Matos, Bocchetti, Ceter, Busellato. Machin ha fallito un calcio di rigore al 33’ st. Angoli 8-3 per l’ Empoli. Recupero: 1’; 4’.

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