Roseto

Il Roseto non gioca, ma il primo posto diventa matematico

10 Marzo 2025

Decisive le sconfitte di Ruvo di Puglia e Montecatini. Gramenzi: «Spero di riavere Pastore in Coppa Italia»

ROSETO. La Liofilchem Roseto in una domenica di riposo ha fatto lo stesso il grande risultato: le sconfitte della Gema Montecatini a Caserta e di Ruvo di Puglia a Ravenna hanno consegnato il primo posto matematico ai biancazzurri, con il vantaggio del fattore campo ai playoff. Un risultato incredibile contando che mancano ancora 6 turni da giocare per arrivare a fine aprile, quando finirà la stagione regolare e comincerà la post season. Con quel primo posto oramai in tasca, coach Gramenzi ha fatto il suo punto.

Coach, ci aggiorna sulle condizioni di salute della squadra?

«Nell’ultima settimana sia Traini che Donadoni hanno ripreso anche se non completamente, partecipando agli allenamenti con la squadra. Pastore invece è rimasto ai box per un sovraccarico al ginocchio per fare riposo e terapie, penso che da oggi dovremmo riaverlo in gruppo: per la Coppa Italia mi auguro di riaverli tutti pronti anche se non in condizioni ottimali, significherebbe molto».

Siamo a marzo, la dead line del mercato è scaduta senza movimenti: un’occasione persa?

«Per noi non era una priorità, il club ha deciso così e onestamente più di tanto non ci siamo preoccupati. Ci sono 10 giocatori qui, se sono in buone condizioni non abbiamo bisogno di rinforzi».

Siete rimasti fermi ieri per l’esclusione di Chieti. Come si evitano queste situazioni?

«Sono la persona meno adatta a dirlo, ma è chiaro che dispiace per quelli che lavoravano in quel club».

Tornando invece al punto di vista sportivo questa sosta ci voleva proprio.

«Vero, perché abbiamo il tempo per recuperare i nostri infortunati senza lo stress di dover giocare».

Di fronte le Final Four di Coppa Italia, si parte per vincere.

«Quando ci sei dentro vuoi sempre provarci: personalmente ho partecipato molte volte senza mai riuscirci, quindi come l’anno scorso andremo per quello che è un nostro obiettivo».

Il primo posto è in cassaforte. Quanto sarà importante rimanere con la testa giusta anche ora che i due punti in palio conteranno meno?

«Dal mio punto d vista non dobbiamo preoccuparcene, meglio concentrarci su di noi, su quello che dobbiamo migliorare del nostro gioco, tanti piccoli dettagli che potranno fare la differenza più avanti, tenendo sempre ad alto livello la nostra. Dovremo insomma gestirci in funzione di conservare lo giusto stato fisico e mentale nei play off».

In semifinale di Coppa vi confronterete per la prima volta con una squadra dell’altro girone, c’è curiosità?

«Tanta, avremo di fronte Treviglio, squadra forte che ruota a 10 e che da qualche turno si è presa il primo posto nel girone A. Una squadra molto interessante, con moltissimi giocatori di alto livello: penso ai più esperti come il lungo straniero Marcius, a Luigi Sergio che ha anni d’esperienza di serie A, a un realizzatore puro come Reati, uno che ha fa sempre la differenza ancora oggi nonostante gli anni che passano. Poi intorno a loro ci sono tanti ragazzi molto interessanti, dal playmaker Vecchiolla ella guardia Abega, all’ultimo della dinastia degli Alibegovic, Denis; di contro potrebbero non avere Cagliani, da vedere se riuscirà a recuperare in tempo. Avremo di fronte una squadra che sicuramente ci darà del filo da torcere, molto difficile da affrontare. Sono contento di incontrarla adesso, è importante confrontarsi con questa tipologia di squadra per capirne il livello e immaginare quello che sarà per noi il futuro che troveremo ai play off di maggio».

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