L’allenatore Ignoffo deluso: «Sconfitta meritata» Il patron D’Arcangelo: «Il campionato è lungo»
CHIETI. «Che sono queste facce? Il campionato è ancora lungo», dice il patron neroverde Altair D’Arcangelo prima di salire in macchina e mettersi in viaggio per ritornare a casa in Svizzera. La...
CHIETI. «Che sono queste facce? Il campionato è ancora lungo», dice il patron neroverde Altair D’Arcangelo prima di salire in macchina e mettersi in viaggio per ritornare a casa in Svizzera. La delusione per il risultato è palpabile e il tecnico Giovanni Ignoffo in sala stampa non cerca scuse. «Abbiamo fatto una prestazione di gran lunga al di sotto delle nostre possibilità e commesso tanti errori che l’Atletico Ascoli ha sfruttato in maniera magistrale», le parole dell’allenatore del Chieti. «Complimenti agli avversari perché con la loro coralità di gioco ci hanno messo in difficoltà. Si vede che giocano da tanto tempo insieme e hanno dei meccanismi ben oliati. Abbiamo sofferto veramente tanto e io e i ragazzi siamo i primi ad essere dispiaciuti per la prestazione e il risultato. Non ce l’aspettavamo nemmeno noi di commettere tanti errori sia in fase difensiva che di costruzione. Anche nel primo tempo, nonostante il vantaggio, abbiamo sofferto. Non cerco scuse. La sconfitta è meritata. Dobbiamo cercare di imporre più il gioco, di essere più cattivi nella fase di non possesso e di correre di più».
Ancora zero vittorie contro le squadre di alta classifica. «Noi ci riteniamo una squadra competitiva», risponde Ignoffo, «durante l’anno partite come queste possono capitare. Abbiamo perso troppi duelli. Le mie responsabilità? Non è solo una questione tecnica o tattica. Ci siamo proprio trovati spiazzati dal nostro stesso atteggiamento. Loro correvano di più. Non mi aspettavo una prestazione del genere dopo la vittoria di Civitanova Marche. La delusione è grande. Ringrazio i tifosi della curva Volpi per il loro sostegno fino alla fine».
Sul gesto di fair play di Guerriero: «A mio avviso se qualcuno deve intervenire quello è l’arbitro. Io non mi fermerei mai né in situazioni di favore né di sfavore».
L’Atletico Ascoli si conferma bestia nera del Chieti. Anche lo scorso anno i bianconeri espugnarono l’Angelini. «Abbiamo abbinato qualità, grinta e temperamento contro una squadra forte e in un contesto importante», dice il tecnico ascolano Simone Seccardini. «Il nostro primo obiettivo resta la salvezza, poi si vedrà. Il Chieti è una squadra forte con giocatori che non centrano niente con questa categoria. Ha cambiato tanto, è partito in ritardo e ha bisogno di tempo. Deve trovare ancora un equilibrio per avere continuità di risultati. Capisco che a Chieti c'è l'esigenza di vincere, ma servono anche pazienza e tempo». (g.g.)