L'Aquila a meno 3 dalla capolista
A Grosseto Pacilli e Sandomenico fanno il regalo di Natale, mettendo dietro alla squadra un periodo non felicissimo
GROSSETO. Crisi alle spalle e quotazioni in rialzo. L’Aquila si fa il regalo di Natale, mettendosi dietro un periodo non felicissimo (culminato con la sconfitta con la Pro Piacenza) e batte a domicilio il Grosseto, concorrente diretto per i vertici della classifica. L’Aquila che vince grazie ad uno strepitoso secondo tempo, complice un superbo Zandrini e un Sandomenico devastante. Rossoblù a meno tre dalla vetta, dopo il ko della capolista Ascoli ad Ancona.
Il primo tempo invece era stato di rigore (quello che in effetti decide la prima parte di gara), da parte del Grosseto però. Meglio infatti i toscani rispetto a L’Aquila più sorniona, impacciata nonostante un discreto approccio alla gara. Rossoblù che non riescono infatti a reagire all’episodio che sembra incanalare il match sui binari dei biancorossi. Quando, poco prima del quarto d’ora, Maccarrone arriva al contatto in area con Pichlmann, con l’arbitro che concede rigore fra le proteste degli ospiti. Dal dischetto Zandrini intuisce la traiettoria del penalty battuto dallo stesso attaccante austriaco, ma riesce solo a toccare senza evitare che il pallone termini in rete. L’undici di Zavettieri non riesce a reagire e rischia grosso anche al 23’. Lancio dalle retrovie per Torromino che va via a Maccarrone, s’invola verso l’area ma si fa ipnotizzare da Zandrini che gli devia in angolo la conclusione a botta sicura. Nonostante il tridente offensivo dei rossoblù provi a non dare riferimenti alla difesa di casa, è sempre il Grosseto a fare la partita e al 38’ è nuovamente decisivo il portiere dell’Aquila, che in uscita chiude su Lugo. Proprio nel finale L’Aquila si scuote con il suo uomo migliore, Triarico, il quale tenta la botta dalla distanza col pallone che si abbassa troppo tardi e sorvola la traversa. Sull’azione successiva, invece, l’ingenuità la commette Okosun che trattiene Pacilli in area, costringendo Cifelli a pareggiare il conto dei corner. Lo stesso attaccante de L’Aquila dagli undici metri spiazza Mangiapelo e dopo appena un minuto della ripresa ha la prima occasione, con Mangiapelo che blocca in due tempi – e con brivido – il diagonale di Pacilli. La risposta del Grosseto sta in un sinistro di Formiconi dal limite, Zandrini si tuffa e neutralizza la sfera (5’). Ma L’Aquila è diversa rispetto alla prima frazione e tiene meglio il campo, attaccando con maggiore continuità. Per questo Zavettieri manda in campo anche Sandomenico per Karkalis (Triarico passa a centrocampo) e, al quarto d’ora, Del Pinto in mischia per un’inezia non trova il vantaggio, scheggiando il palo da buona posizione. Il miracolo però lo compie Zandrini al 27’. Anzi, è un doppio miracolo perché il numero uno ospite prima respinge il colpo di testa di Pichlmann e poi si oppone al tap-in di Lugo. Un doppio intervento che è oro colato per L’Aquila, dato che, dopo cinque giri di lancette, Sandomenico raccoglie la corta respinta di Mangiapelo sull’incornata di Perna e firma il raddoppio. Il Grosseto si allunga nel finale, i rossoblù si divorano il tris in contropiede con Mancini e Perna, ma gli errori non compromettono la vittoria.
Dario Ceccherini