CALCIO
L'Aquila, società più forte: arriva Di Giovanni. E il Giulianova ritrova la serie D
L'imprenditore teramano entra nella società rossoblù, il Notaresco cede il titolo sportivo ai giallorossi che salgono di categoria
L'Aquila avrà in società Salvatore Di Giovanni; scambio di titoli sportivi tra Giulianova e Notaresco con la prima che sale in serie D e la seconda che farà l'Eccellenza. Si chiude così il cerchio dopo settimane di indiscrezioni. Dopo una lunga trattativa e dopo aver lasciato Notaresco, Di Giovanni ha accettato la proposta dell'Aquila e non è escluso che la stessa società possa ufficializzare l’intesa nei prossimi giorni. Fatto sta che l’accordo è stato raggiunto e la controprova è l’addio del co-presidente Gabriele Di Cristofaro e del direttore generale Gianni Tuosto. Se i rapporti con Di Cristofaro erano chiusi da tempo, visto che l’ormai ex dirigente dei rossoblù da mesi non si faceva vedere in città, la partenza dell’imprenditore pugliese rappresenta una novità. «Per il bene della società ho deciso di fare un passo indietro», dichiara Tuosto. «Entrerà in società una persona che, da un punto di vista economico, potrà dare più garanzie di me, ragion per cui non c’erano più le condizioni che io rimanessi. I rapporti con la società restano buoni, in questi due anni mi sono trovato benissimo all’Aquila e ho deciso di fare questa scelta proprio perché voglio che questo sodalizio diventi più forte. Farò sempre il tifo per questi colori».
Presidente del consiglio d’amministrazione della Decar (concessionaria auto dei marchi Ford e Mazda), Di Giovanni è da anni nel mondo del calcio abruzzese, dove ha raggiunto un certo successo prima con l’Alto Tordino che, dalla Seconda categoria è riuscito a portare fino al campionato di Promozione. Successivamente divenne presidente del San Nicolò, con il club espressione della più grande frazione di Teramo portato fino alla serie D. Poi la decisione di trasferirsi a fare calcio a Notaresco. I rossoblù teramani per anni sono stati la terza forza del calcio abruzzese dietro solamente a Pescara e a Teramo e nella stagione 20/21 sono arrivati secondi nel quarto campionato nazionale dietro al solo Campobasso.
Stando ai primi riscontri, Di Giovanni entrerà con il 45% delle quote, con la tifoseria che resterà in maggioranza con il 55%. Il progetto è triennale e vi è la volontà di riportare la formazione rossoblù nel professionismo. Il presidente resterà Massimiliano Barberio, mentre Di Giovanni potrebbe essere il nuovo co-presidente al posto di Di Cristofaro. Ai titoli di coda anche il ds Claudio Cicchi. Riguardo al suo successore, non dovrebbe essere Paolo D’Ercole (ds del Notaresco di Di Giovanni). Non è da escludere che possa entrare in società Alfredo Natali a ricoprire sia il ruolo di direttore generale sia di direttore sportivo.
Di Giovanni avrà la completa gestione tecnica. Per questo motivo è molto vicino a diventare allenatore dell’Aquila Massimo Epifani, da sempre legato all’imprenditore teramano. La rappresentanza societaria dei tifosi vorrebbe confermare invece Sergio Lo Re, in virtù dei risultati positivi ottenuti in questa stagione e di quelli deludenti di Epifani quest’anno in serie D a Notaresco. Proprio per tale ragione, potrebbe uscire fuori il nome di un allenatore che possa accontentare sia Di Giovanni sia i tifosi in società.
IL COMUNICATO DEL SINDACO DI NOTARESCO DIEGO DI BONAVENTURA
"Dopo quattro anni di attività calcistica importante e bella che ci ha portati a disputare partite in piazze e città che hanno fatto la storia, il Notaresco calcio riparte dall’Eccellenza.
Dopo l’annuncio dell’uscita del presidente Salvatore Di Giovanni e dei dirigenti Luigi Di Battista e Diego Ferrante non c’erano le condizioni per disputare ancora una volta il campionato nazionale di Serie D.
In questi giorni si è raggiunto l’accordo con la proprietà del Giulianova Calcio per lo scambio del titolo sportivo tra le due società.
Ringrazio il presidente Salvatore Di Giovanni per l’opportunità calcistica di alto livello che si è creata in questi quattro anni a Notaresco. Siamo stati anche ad un passo dalla serie C. Quasi impossibile pensarlo anni fa senza l’apporto del presidente stesso e dei suoi due fedeli dirigenti Luigi Di Battista e Diego Ferrante ai quali va la mia profonda riconoscenza a nome mia e di tutta la comunità.
È un arrivederci, nel calcio mai dire mai, tutto può accadere. Si riparte ricominciando a sognare".