L’attacco è anemico, ora serve una svolta 

PESCARA . A caccia di gol e vittorie. Quattordici partite da giocare, quarantadue punti a disposizione per sperare nella salvezza. Dopo il pareggio di Frosinone il nuovo allenatore del Pescara, Gianluca Grassadonia, cerca il primo acuto per iniziare una scalata che appare comunque complicata. Sabato all’Adriatico arriva il Lecce ed è fondamentale fare bottino pieno per alimentare il sogno. I biancazzurri non sono tagliati fuori dalla lotta per non retrocedere, ma i numeri dicono che invertire il trend non sarà affatto semplice. In particolare, quelli che si riferiscono alla prolificità sono molto preoccupanti.

Jens Odgaard, 21 anni

Il Delfino ha il peggior reparto offensivo della categoria con appena 18 reti segnate in 24 gare. Il confronto con i prossimi avversari rende meglio l’idea di quanto sia asfittico l’attacco. La coppia gol del Lecce, formata da Massimo Coda e Marco Mancosu, ha realizzato 20 reti, uno in più rispetto a tutti quelli messi a segno dal Pescara. Il centravanti dei salentini è andato 12 volte a bersaglio, il trequartista 8, in B meglio ha fatto solo il tandem d’oro dell’Empoli composto da Leonardo Mancuso (13) e Andrea La Mantia (7) che hanno messo insieme 20 reti.
Cercasi gol. Le punte in rosa sono Damir Ceter, Cristian Galano, Jens Odgaard e Niccolò Giannetti. Il primo, capocannoniere della squadra con 4 centri, è a digiuno da tre mesi e mezzo (doppietta al Cittadella l'8 novembre) e negli ultimi tempi è stato tormentato da guai fisici. La speranza è che il 23enne di proprietà del Cagliari ritrovi in fretta una condizione atletica accettabile e, soprattutto, la vena realizzativa, quella che aveva esibito due stagioni fa in serie C con l’Olbia: 11 gol in 33 gare, più altri 2 in coppa Italia. Non si tratta del suo record in carriera dal momento che nel 2016 ne fece 14 con la maglia del Deportes Quindio nella B colombiana. Nel campionato scorso ha debuttato in cadetteria con il Chievo segnando appena 2 reti in 26 presenze, pure allora il rendimento è stato condizionato da vari problemi di natura fisica, più o meno la stessa situazione che si sta verificando in riva all’Adriatico. Nell’ultimo match a Frosinone è rimasto a riposo a causa dei postumi di una distorsione alla caviglia e Grassadonia conta di recuperarlo per la sfida contro il Lecce. In lizza per una maglia c’è anche Galano che, pur non essendo una prima punta, sul piano realizzativo è il giocatore più affidabile dell’organico. Nel torneo scorso è stato il miglior bomber dei biancazzurri (14 reti) e in B è andato in doppia in doppia cifra altre due volte con il Bari: 13 marcature nel 2013-14, 15 nel 2017-18, in totale tra i cadetti 72 gol in 306 partite. Poi c’è Jens Odgaard che è giunto alla sesta presenza in biancazzurro senza sbloccarsi. Sei gare le aveva giocate anche nella prima parte della stagione in Svizzera con il Lugano e anche lì era rimasto a secco. Il 21enne danese, arrivato in prestito dal Sassuolo con buone referenze, finora non è riuscito a incidere. Nella scorsa stagione ha vissuto un’avventura soddisfacente in Olanda all’Heerenveen (7 reti in 27 partite), l’auspicio è che possa tornare presto a graffiare. Infine Niccolò Giannetti, reduce dalla poco esaltante militanza con la Salernitana, dove ha trascorso un anno e mezzo andando a segno 2 volte in 32 partite (appena 1.222’ giocati). Il 29enne toscano non è un vero bomber (in B 43 reti in 179 match senza mai andare in doppia cifra), però potrebbe rivelarsi utile nel rush finale con la sua esperienza. Dunque, l’attacco ha poche certezze e il mancato arrivo di almeno uno tra i vari obiettivi fissati nel mercato di riparazione (Dionisi, Iemmello, Montalto, Ciofani, tutti a bersaglio dopo la chiusura delle trattative) sulla carta rende più ardua la caccia alla salvezza. Ma la situazione è questa ed è inutile piangersi addosso, bisogna fare di necessità virtù per inseguire il traguardo salvezza.

©RIPRODUZIONE RISERVATA