Lanciano, tre ore di confronto
Squadra e tecnico hanno esaminato il periodo no.
Circa tre ore di confronto all’interno dello spogliatoio per analizzare la sconfitta di domenica scorsa. La Virtus Lanciano si è interrogata sui motivi del secondo passo falso interno in campionato.
Si sono parlati Dino Pagliari e i rossoneri. Lo hanno fatto a lungo, tanto che l’allenamento è iniziato quasi all’imbrunire. I problemi sono diversi, non a caso domenica il portiere Chiodini è stato il migliore in campo. E di certo non bastano le assenze a spiegare l’incompiuta sottolineata a suon di fischi. La brutta prestazione e la delusione del pubblico hanno fatto crescere la tensione attorno a una squadra che, dopo cinque giornate, ha gli stessi punti (5) della passata stagione nonostante fosse partita per migliorarsi. E nonostante la società abbia fatto dei concreti investimenti per riuscirci. La squadra nel chiuso dello spogliatoio ha sviscerato i problemi emersi contro il Portogruaro.
Dopo il successo nella prima di campionato a Reggio Emilia, due pareggi e altrettante sconfitte. E alle all’orizzonte c’è la trasferta di Cosenza. Improbabile il recupero di Ilyas Zeytulaev; probabile, invece, l’impiego dall’inizio del centrocampista Domenico Di Cecco, domenica in panchina dopo alcune settimane in infermeria. Il grosso punto interrogativo è rappresentato dalle condizioni fisiche di Joseph Dayo Oshadogan, un ex. Rischia di saltare la sfida del San Vito, visto che lamenta dei problemi muscolari. Oggi o domani se ne saprà di più.
Chiaramente, serve una sterzata alla Virtus, concreta in trasferta e deludente al Biondi. E’ probabile che Pagliari cambi qualcosa per scuotere la squadra che sembra avere delle potenzialità inespresse. Domenica servirà una prova d’orgoglio per fare risultato al cospetto di un Cosenza dal dente avvelenato per la sconfitta di Andria. Tra l’altro, ci sarà anche uno Stefano Fiore, il centrocampista ex azzurro, che smania dalla voglia di ben figurare all’esordio davanti al pubblico di casa.
Si sono parlati Dino Pagliari e i rossoneri. Lo hanno fatto a lungo, tanto che l’allenamento è iniziato quasi all’imbrunire. I problemi sono diversi, non a caso domenica il portiere Chiodini è stato il migliore in campo. E di certo non bastano le assenze a spiegare l’incompiuta sottolineata a suon di fischi. La brutta prestazione e la delusione del pubblico hanno fatto crescere la tensione attorno a una squadra che, dopo cinque giornate, ha gli stessi punti (5) della passata stagione nonostante fosse partita per migliorarsi. E nonostante la società abbia fatto dei concreti investimenti per riuscirci. La squadra nel chiuso dello spogliatoio ha sviscerato i problemi emersi contro il Portogruaro.
Dopo il successo nella prima di campionato a Reggio Emilia, due pareggi e altrettante sconfitte. E alle all’orizzonte c’è la trasferta di Cosenza. Improbabile il recupero di Ilyas Zeytulaev; probabile, invece, l’impiego dall’inizio del centrocampista Domenico Di Cecco, domenica in panchina dopo alcune settimane in infermeria. Il grosso punto interrogativo è rappresentato dalle condizioni fisiche di Joseph Dayo Oshadogan, un ex. Rischia di saltare la sfida del San Vito, visto che lamenta dei problemi muscolari. Oggi o domani se ne saprà di più.
Chiaramente, serve una sterzata alla Virtus, concreta in trasferta e deludente al Biondi. E’ probabile che Pagliari cambi qualcosa per scuotere la squadra che sembra avere delle potenzialità inespresse. Domenica servirà una prova d’orgoglio per fare risultato al cospetto di un Cosenza dal dente avvelenato per la sconfitta di Andria. Tra l’altro, ci sarà anche uno Stefano Fiore, il centrocampista ex azzurro, che smania dalla voglia di ben figurare all’esordio davanti al pubblico di casa.