Maldini sulle orme di papà «Un orgoglio essere qui» 

Daniel al debutto in azzurro: «La convocazione è il mio regalo di compleanno» Domani l’Italia a Roma contro il Belgio. Ballottaggio Pellegrini-Raspadori

FIRENZE . «Continuità» chiede Luciano Spalletti alla sua Italia a punteggio pieno in Nations League dopo le vittorie esterne con Francia e Israele conquistate a settembre dopo il fallimento europeo. Continuità di risultati e prestazioni aspettando le gare con Belgio (domani a Roma) e di nuovo Israele (lunedì a Udine) che possono incrementare il vantaggio sulle inseguitrici in previsione del rush decisivo di novembre. Intanto il ct prosegue nella ricerca di nuovi talenti da inserire nell'Italia presente e futura: dal romanista Niccolò Pisilli al milanista Matteo Gabbia («Essere qui è una grande responsabilità, questa maglia va onorata in ogni momento» ha detto a VivoAzzurro) fino a Daniel Maldini, prima volta nella Nazionale maggiore 61 anni dopo nonno Cesare e 22 anni dopo il padre Paolo. Brillantini alle orecchie, risposte stringate e molta compostezza nel raccontare l'emozione di questa prima volta. «Sono molto orgoglioso, è stato un bell'effetto entrare a Coverciano e vedere le foto del nonno e di papà ma ora sono concentrato su questo ritiro, voglio fare bene, vivo alla giornata. Se mio padre mi ha detto qualcosa? Era felice ma abbiamo parlato poco di questa convocazione che penso sia arrivata al momento giusto, nel momento perfetto perché mi sento bene in campo e con la mia squadra». Ha ammesso di essere stato contattato anche dal Venezuela date le origini della madre: «Ma ho sempre preferito aspettare e fare una scelta giusta, penso sia valsa la pena. Se ricordo qualcosa di quel che diceva nonno Cesare parlando della Nazionale? Sono passati troppi anni, di sicuro è sempre stato vicino». Non è stato facile per Daniel Maldini farsi largo ed emergere portando il peso di un cognome tanto importante e famoso nel mondo del calcio: «Il tempo aiuta a capire tante cose, il parere degli altri può essere positivo o negativo, ma quel che conta è andare dritti per la propria strada». Nel Monza è diventato un punto fermo, nel Milan è cresciuto e magari un giorno potrebbe tornare. Da sempre estimatore di Kakà e adesso di Dybala, alla domanda sul suo ruolo ha risposto: «Forse trequartista ma anche esterno o seconda punta, in attacco mi va bene fare tutto. Venerdì prossimo Daniel Maldini compirà 23 anni, compleanno a Coverciano: «Un regalo? Già essere qui lo è. Questa Nazionale ha tantissima qualità, spero di portare la mia e sono pronto a sacrificarmi». Oggi pomeriggio primo vero allenamento in gruppo - il ct è intenzionato a confermare l'Italia col 3-5-1-1 e gli stessi che hanno vinto a Parigi contro Mbappé e soci. Unico ballottaggio sembra essere quello fra Pellegrini e Raspadori con Maldini pronto a subentrare a gara in corso. Oggi nuova sessione nel centro tecnico federale, poi intorno alle 17,30 la partenza per Roma.
Angelo Caradonna