NON SI VIVE PIÙ DI SOLI RICORDI
Fino a qualche anno fa gli appassionati di tennis italiani vivevano di ricordi. Panatta, Barazzutti e Pietrangeli. Roba del secolo scorso. La finale di Wimbledon di Berrettini era il massimo dell’ecci...
Fino a qualche anno fa gli appassionati di tennis italiani vivevano di ricordi. Panatta, Barazzutti e Pietrangeli. Roba del secolo scorso. La finale di Wimbledon di Berrettini era il massimo dell’eccitazione, nel 2021. Nessuno poteva immaginare che in Val Pusteria era nato un talento più unico che raro capace di rovesciare un trend e di diventare il numero uno al mondo. E di riportare la Coppa Davis in Italia. Addirittura di vincerne due di seguito. Un talento di nome Jannik Sinner in grado di trascinare il movimento e a una federazione che rischiava di essere travolta dall’esplosione del padel, a tal punto da cambiare nome. Non più Fit, ma Fitp: federazione italiana tennis e padel. E poi un canale tematico per promuovere la disciplina, una delle idee del presidente Angelo Binaghi sempre più anti-Malagò. I numeri sono impressionanti. 2023 chiuso con 821mila tesserati e 2024 con obiettivo un milione. Con un bacino potenziale che supera i due milioni e mezzo. Il padel vanta oltre 1.580 società e 3.940 campi affiliati, laddove nel 2020 erano rispettivamente 463 e 812. Sembrava essere una moda passeggera: si è trasformato in una realtà con numeri che ne testimoniano una sempre maggiore diffusione. Dal 2002 ad oggi il numero di tesserati Fitp è quasi quintuplicato, passando da 11 mila a oltre 51 mila. Tra agonisti e amatori, nel tennis i tesserati sono quasi 30.000. Crescita vertiginosa per il padel, che nel 2023 vanta quasi 6.500 appassionati. Uomini e donne sul tetto del mondo, non è un sogno.