PARALIMPIADI
Penne festeggia il campione di nuoto Barlaam. Il papà: è il mio orgoglio
A Tokyo ha conquistato la medaglia d’oro nei 50 stile libero
PESCARA. Simone Barlaam ha stupito tutti per l’ennesima volta. Alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 ha conquistato la medaglia d’oro nei 50 stile libero S9 fermando il tempo a 24’’7 (nuovo record paralimpico) e precedendo il russo Denis Tarasov e lo statunitense Jamal Hill.
Nato a Milano il 12 luglio 2000 con una coxa vara e una ipoplasia congenita del femore destro, non tutti sanno che Simone ha un forte legame con Penne e l’Abruzzo: suo padre Riccardo è pennese doc e lui spesso e volentieri torna a
Penne a trovare sua nonna e i parenti. In tenera età ha subito diverse operazioni per riuscire a placare i fastidi derivanti da un osso della gamba destra indebolito da un’infezione. Un calvario che, suo malgrado, lo ha reso più forte, non diverso ma «unico», come ama lui definirsi.
Il padre del giovane campione, il pennese Riccardo Barlaam, noto giornalista del Sole 24 ore, ha raccontato al Centro un po’ di segreti di suo figlio e di quel legame con la terra di Penne che non si è mai sfilacciato, nonostante la vita e gli impegni siano sempre più pressanti.
ARTICOLO COMPLETO SUL CENTRO IN EDICOLA