CALCIO / SERIE B FERMA

Pescara piccolo con le grandi: così i play off restano un sogno 

Appena dieci punti nelle 14 partite disputate contro le prime otto della classifica La ripartenza è ancora lontana e i tifosi organizzano una raccolta fondi per l’ospedale 

PESCARA. Nessun passo indietro. Nel corso di una nuova riunione della commissione medico-scientifica di Lega B, i responsabili sanitari dei club (per il Pescara il professor Vincenzo Salini) hanno ribadito la necessità di seguire le misure del Governo. Per ora è impossibile indicare una data in cui si potranno riprendere gli allenamenti, ogni decisione dovrà essere posticipata a quelle delle autorità pubbliche.

Come tutti gli altri, i biancazzurri lavorano nelle proprie case. La voglia di tornare in campo c’è, ma nelle dichiarazioni dei giocatori emerge anche un po’ di preoccupazione per lo scenario imprevedibile. Certo è che se il campionato ripartirà, il Delfino dovrà cambiare rotta per evitare di essere risucchiato in zona play out.

L’undici di Nicola Legrottaglie ha tre punti di vantaggio sulle quint’ultime (Ascoli e Venezia) e prima dello stop forzato aveva collezionato 5 sconfitte in sei partite. Un ruolino di marcia pessimo che ha spinto la squadra in basso. Ormai sono pochi gli ottimisti che credono ancora al raggiungimento dei play off. L’ottavo posto è occupato dal Chievo che ha sei punti in più rispetto al Pescara, ma, oltre al trend negativo del girone di ritorno, pure il bilancio contro le big del campionato restringe le aspettative dei biancazzurri. Finora, infatti, nelle 14 partite disputate con le prime otto del campionato, il Delfino ha racimolato la miseria di dieci punti: 3 vittorie, un pareggio e ben 10 ko. Un ruolino negativo che ha visto Memushaj e compagni sorridere solo contro Pordenone (sia all’andata che al ritorno) e Benevento nel match di andata. Per il resto, un pari casalingo contro il Chievo, doppie sconfitte con Crotone, Spezia, Cittadella e Salernitana e altre battute d’arresto a Benevento e Frosinone. La media punti a gara nelle sfide con le “grandi” è di 0,71, 16 sono le reti realizzate e 28 quelle subite, dati che alimentano il pessimismo tra i tifosi nella possibile corsa agli spareggi promozione.
Parla Bettella. In un’intervista al sito del club, il giovane difensore in prestito dell’Atalanta ha raccontato le sue giornate da recluso tra allenamenti, cucina, serie tv su Netflix e partite alla Playstation. «Sono rimasto a Pescara e vivo da solo», le parole di Bettella, «non è facile, mi annoio. I miei familiari sono a Padova, la mia fidanzata a Milano, ovviamente mi mancano tanto». La speranza è che presto si torni alla normalità. «Forse servirà più tempo di quello che possiamo immaginare. Sono fiducioso perché sono giovane e so che tutto questo prima o poi finirà, ma bisogna sempre pensare anche agli altri. Farlo mi rattrista, perché ci sono persone che stanno male e soffrono».
Infine, sul cammino della squadra. «Sappiamo che le ultime partite non sono state delle migliori, ma se dovessimo ricominciare faremmo venti giorni di preparazione e analizzeremmo le cose che non sono andate. E, ne sono certo, ci rifaremo».
Quelli del Delfino. Sulla piattaforma di crowfunding on line GoFundMe il club di tifosi biancazzurri ha organizzato una raccolta fondi (ieri versati quasi mille euro in poche ore) da devolvere all'ospedale civile di Pescara per l’acquisto di respiratori, mascherine, guanti, camici e altri materiali sanitari.
Giovanni Tontodonati
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