PESCARA-CREMONESE / ORE 21
Pillon col rebus Antonucci Ciofani e Machin dall’inizio
L’esterno in dubbio per un guaio muscolare. Il tecnico: parte un nuovo torneo
PESCARA. Si riparte. Tra rumors di mercato, addii e arrivi, il Pescara stasera riprende la corsa verso la serie A. All’Adriatico (ore 21) arriva la Cremonese e il Delfino deve iniziare il nuovo anno con il piede giusto. Il 2018 è stato chiuso alla grande e stasera, con una vittoria, i biancazzurri possono andare a -2 dalla capolista Palermo. Pillon sa bene che adesso la sua squadra deve spingere al massimo il piede sull’acceleratore. «È fondamentale avere continuità di risultati perché questo ti porta ad arrivare più in alto. Prima tocchiamo quota 45 punti per la salvezza, poi guarderemo avanti. Io ragiono per obiettivi. Se pensiamo di essere dei fenomeni allora non arriveranno i risultati. Nel girone di ritorno la musica cambia e inizierà un nuovo campionato».
La rotta da seguire è questa per l’allenatore biancazzurro, che preferisce volare basso, anche se, nel finale della conferenza stampa di ieri, si lascia scappare. «Sognare? Io volo basso, ma il mio sogno è di vedere il Pescara... Non dico altro, sapete a cosa mi riferisco», si lascia andare Pillon, puntando apertamente alla promozione diretta.
Con la Cremonese serve una vittoria per partire subito forte, ma nella rifinitura di ieri qualcosa è andato per il verso sbagliato e per oggi c’è il rischio che il tecnico pescarese perda uno dei suoi uomini migliori.
Mirko Antonucci, infatti, ieri ha accusato un problema all’adduttore, saltando l’ultima parte della seduta d’allenamento. Lo staff medico farà di tutto per non fargli saltare la gara di stasera, altrimenti sarebbero guai per Pillon, che potrebbe dirottare Machin nel tridente e mettere Kanoutè o Melegoni a centrocampo. Il terzino destro Ciofani, invece, prende il posto di Balzano. «Balzano ha avuto la febbre, si è allenato due volte in gruppo e dovrò fare delle valutazioni», racconta il tecnico, che porterà in panchina il neo arrivato Bettella. «È un difensore molto giovane. Ha buona tecnica e, secondo me, se lavora duramente, può fare lo stesso percorso di crescita di Gravillon». Gravillon è cresciuto tantissimo grazie a Pillon, come lo stesso Machin, che la prossima settimana dovrebbe salutare il Delfino e passare al Genoa. «Non deve ascoltare le voci di mercato», dice l’allenatore parlando della situazione del guineano. «Machin lo vedo bene e non mi sembra affatto frastornato dal mercato. Brugman? Le parole del presidente sono state chiare e non penso che il nostro capitano vada via».
Blindato il capitano, però, si apre il discorso degli arrivi, specie in attacco. «Del mercato non parlo, ma se dovesse arrivare qualcuno dovrà sudarsi la maglia e mettermi in difficoltà per farlo giocare. Qui nessuno ha il posto assicurato», chiaro riferimento all’attaccante Marco Tumminello, vicino al Pescara per diversi giorni, ma che adesso è a un passo dal Lecce. Oggi il Pescara festeggia i 10 anni della nuova società dopo il fallimento del 2008 e ricorderà lo storico tifoso Marco Mazza, detto “Bubù”, a 13 anni dalla scomparsa. «Non conoscevo Bubù, ma è giusto l’omaggio da fare un tifoso importante come lui. Per quanto riguarda i 10 anni di questa società vanno fatti i complimenti perché questa è una società sana che ha ripianato i debiti e che ci fa stare tranquilli». Il futuro di Pillon sarà ancora a Pescara anche il prossimo anno?. «Non faccio progetti per il futuro e non guardo al rinnovo, ma solo alla Cremonese, che è una delle squadre più forti della B. Noi allenatori siamo legati ai risultati e quindi non faccio pensieri per il futuro».
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