Pochesci richiama i tifosi: «Tutti allo stadio»
L’allenatore dell’Avezzano verso la gara contro la Fermana fa un appello ai gruppi organizzati
AVEZZANO. Sandro Pochesci chiama a raccolta la città in vista del match di domenica contro la Fermana. Dopo la vittoria nel derby di Notaresco il tecnico ha parlato chiaro. «Basta con questa storia. La squadra ha bisogno che i tifosi tornino allo stadio. Lasciassero perdere le ragioni che li hanno allontanati. L’Avezzano Calcio sono loro. Qui parliamo di un patrimonio che appartiene solo alla sua gente e in quanto tale va difeso, domenica dopo domenica. E loro devono esserci. Vogliono protestare? Lo facessero pure. A noi poco importa. Venissero a protestare in curva. Avrebbero di certo maggiore risonanza. Venissero a dire ciò che vogliono. Noi accettiamo tutto». Nella conta delle armi pronte all’uso in vista dei prossimi impegni sul calendario, manca la voce della Nord. Il tecnico sa bene quanto possa incidere in termini mentali sull’atteggiamento della squadra. E questo è un gruppo che ha dimostrato di subire i condizionamenti ambientali, nel bene e nel male. E allora chissà che l’appello alle tifoserie organizzate, ormai assenti dallo scorso 23 agosto, non sortisca effetti di qualche tipo. Intanto la squadra si è ritrovata ieri al Dei Marsi-Sandro Cimarra per la ripresa degli allenamenti. Buone notizie sul piano degli indisponibili. Si sono infatti rivisti dopo settimane d’assenza il centrocampista Lapenna e il portiere Zamarion. Quest’ultimo aveva trovato collocazione stabile nell’undici di Pochesci. Ora dovrà vedersela con Cultraro, arrivato meno di due settimane fa e già decisivo. Il lavoro dell’allenatore e del secondo, Emilio Coraggio, si vede. Il dato sui gol subiti rivela l’attenzione riposta durante la settimana sulla fase difensiva. Lampante il miglioramento sui calci piazzati, vero e proprio tallone d’Achille per la squadra a inizio stagione. «Addirittura recentemente abbiamo anche fatto gol sugli sviluppi di calci da fermo», spiega Pochesci. «Abbiamo lavorato per spiegare ai ragazzi come difendere basso. Ma è una manovra che coinvolge tutti i reparti. Gli attaccanti fanno un lavoro enorme in fase di ripiego. Sotto questo aspetto stiamo migliorando».
Alice Pagliaroli