SERIE A

Il Commentone della serie A: Atalanta regina, faticano Napoli, Milan e Juve

23 Dicembre 2024

Siamo quasi al giro di boa della stagione. Tra le prime della classe è ancora piena bagarre: tutto può succedere.

La diciassettesima giornata di Serie A si apre a Verona, con l’anticipo del venerdì tra Verona e Milan. Match ricco di errori e con poche occasioni, sbloccato nella ripresa da un’intuizione di Fofana, che con un preciso filtrante spacca in due la difesa scaligera e trova Reijnders, al suo ottavo gol stagionale con il Diavolo, che grazie all’olandese riesce a vincere sull’ostico campo del Bentegodi. Da segnalare l’infortunio di Leao nel corso della prima frazione di gara, uscito anzitempo e sostituito da Theo Hernandez, al rientro dopo la panchina punitiva della scorsa giornata. Infine, nota di merito alla prestazione del giovane Jiménez, uno dei migliori in campo tra le file rossonere.

Continua il periodo d’oro del Bologna, che espugna anche lo stadio Olimpico Grande Torino. Gli ospiti vanno vicino al vantaggio in più occasioni, con un super Vanja Milinkovic-Savic che salva all’8’ un calcio di rigore di Castro. A portare in vantaggio i felsinei è Dallinga, al suo primo gol italiano, siglato 40 secondi dopo l’ingresso in campo. Raddoppia all’80’ Pobega, risolvendo una mischia in area dopo essere andato vicino a sbloccare il match qualche minuto prima del vantaggio colpendo una traversa da fuori area.

Anche il Napoli vince, ma quanta sofferenza! Parte bene la squadra di Conte, che colpisce subito una traversa con Lukaku. Il gol è nell’aria e lo sigla Anguissa al 15’, sfruttando l’ottimo cross di Neres. Al 23’ raddoppiano gli azzurri: sugli sviluppi di un calcio di punizione stavolta è Rrahmani a depositare la palla in porta. Nella ripresa però gli uomini di Vieira tornano in campo con un piglio diverso, vogliosi di far bene sotto gli occhi di Dan Sucu, alla prima da nuovo proprietario del Genoa. Un ottimo Meret salva su Pinamonti al 46’, ma nulla può 5 minuti più tardi contro lo stesso attaccante ex Inter, che accorcia le distanze. Ma la prima pagina se la prende tutta il portiere del Napoli, che respinge il colpo di testa di Badelj e due occasioni di Balotelli, di cui una con l’aiuto del palo.

Dopo il pesante ko subito la scorsa giornata in casa, la Lazio di Baroni riconquista i tre punti. I biancocelesti vanno in vantaggio al tramontare del primo tempo con un calcio di rigore, causato da Guilbert che si sostituisce al portiere e salva con le mani un tiro di Castellanos sulla linea: penalty ed espulsione. Sul dischetto va il Taty, che spiazza Falcone e sigla il suo settimo gol in Serie A. Nella ripresa però, nonostante l’inferiorità numerica, la squadra di Giampaolo trova il pareggio con un gran gol da fuori di Tete Morente, che batte Provedel. Quando il pareggio sembra oramai cosa fatta, arriva allo scadere il gol del definitivo 1-2 firmato da Adam Marusic, con un preciso diagonale al volo da appena dentro l’area di rigore. Nel recupero, il Lecce va vicinissimo al pareggio: Kaba, lasciato colpevolmente libero a centro area, colpisce la traversa, che salva il risultato e permette ai biancocelesti di agganciare momentaneamente il terzo posto in classifica.

La domenica si apre con la larga vittoria della Roma in casa contro il Parma, sotto al segno di Dybala. È l’argentino a procurarsi prima e a segnare poi il rigore concesso dall’arbitro Di Bello all’8’. I giallorossi raddoppiano con il bel gol al volo di Saelemaekers, andando a riposo sul punteggio di 2-0. Nella ripresa è nuovamente Dybala a segnare, insaccando da due passi un tiro del belga deviato da Dovbyk. Arriva successivamente anche il gol dagli undici metri di Paredes, alla prima marcatura stagionale. Chiude i conti Dovbyk, che non può sbagliare sotto porta dopo il preciso assist della Joya. Raggiunge il decimo posto la Roma, che dopo un inizio molto complicato si allontana dalle ultime posizioni della classifica, grazie alla guida di Claudio Ranieri.

Alle 15, nello scontro salvezza tra Venezia e Cagliari, è la squadra di casa ad avere la meglio. Al Penzo va in scena un match divertente, con il Cagliari che inizia meglio e ha subito una grande occasione con Mina, salvata da Stankovic con un intervento di istinto di testa. A passare in vantaggio è però il Venezia con Zampano, bravo a sfruttare l’assist di Oristanio e a segnare il suo primo gol in assoluto nel massimo campionato italiano. È proprio lo stesso Oristanio a siglare il gol del doppio vantaggio con un delicato tocco sotto, che però viene annullato per un fuorigioco di un tacchetto da parte di Pohjanpalo. Raddoppia ugualmente qualche minuto dopo la squadra di casa con Sverko, che a seguito di una cavalcata incontrastata, in caduta beffa Sherri. Passano circa una decina di minuti e Pavoletti dimezza lo svantaggio con la sua specialità, il colpo di testa. Nel forcing finale solo un superlativo Stankovic riesce a salvare il risultato: prima devia in corner il tiro di Zappa, poi con riflessi da felino compie due miracoli su Lapadula.

Continua nella sua volata l’Atalanta, vittoriosa per 3-2 contro l’Empoli. L’undicesima vittoria di fila della squadra di Gasperini porta la firma di Charles De Ketelaere. Ad aprire le danze è però la squadra toscana, che sorprende la difesa avversaria con una rimessa laterale a scavalcare la linea difensiva: palla di Henderson a rimorchio per Colombo e 0-1. Ma poco dopo la mezz’ora pareggia i giochi il belga con un bel colpo di testa in anticipo su Cacace. Sempre da una sua invenzione la Dea va vicina al vantaggio, con Djimsiti che colpisce il palo. Sembra però questione di momenti e in chiusura della prima metà di gara Lookman addomestica la sfera in area e la spedisce alle spalle di Vasquez, dopo la pregevole sponda di testa di Zaniolo. Nella ripresa l’Empoli raggiunge l’Atalanta su rigore al 57’, assegnato dopo on field review a seguito del contatto tra Djimsiti e Grassi: dal dischetto Esposito è infallibile: 2-2. Quando il match sembra destinato a terminare sul risultato di parità, De Ketelaere si inventa il gol del definitivo vantaggio bergamasco: riceve sulla destra, punta la difesa azzurra, converge verso il centro e incrocia sul primo palo, con un preciso diagonale. CDK fa sognare la capolista, che controsorpassa il Napoli e si riprende la vetta in solitaria. Unica nota dolente è l’infortunio di Mateo Retegui, uscito al 21’ per un problema muscolare al quadricipite.

Chiude la domenica Monza-Juventus, con i bianconeri che tornano alla vittoria in Serie A dopo 43 giorni. La sblocca nel primo quarto d’ora la squadra di Thiago Motta con McKennie, che da due passi insacca l’ottimo corner di Koopmeiners. Il Monza però non accusa il colpo e si getta in avanti alla ricerca del pari, ottenuto appena 8 minuti dopo con Birindelli, che colpisce al volo di mancino un traversone proveniente dalla sinistra e lascia di sasso l’ex Di Gregorio. Al 39’ torna in vantaggio la Vecchia Signora con il gol di Nico Gonzalez, tornato titolare dopo quasi 3 mesi. È il più lesto a raccogliere il pallone in area piccola dopo il tocco di Locatelli, segnando il gol che permette alla propria squadra di andare a riposo a +1. Il secondo tempo non regala particolari emozioni e la Juve torna così a 9 punti dal primo posto.

In chiusura, oggi i posticipi Fiorentina-Udinese alle 18.30 e Inter-Como alle 20.45, con i viola e i nerazzurri che devono rispondere alle vittorie delle rivali.