Sansone trascina il Lanciano al colpaccio
Netta vittoria a Cava, i rossoneri chiudono il girone di andata imbattuti in trasferta.
CAVA DE’ TIRRENI. Ora sì che può ritenersi corsaro. Lanciano forte, deciso e bello a vedersi. Forte dei suoi esterni, deciso a non rimpiangere gli assenti, bello in verticale dove si riscopre cinico. Apre il gioco Sansone - il migliore - chiude il conto Improta che sigla il 2-0 dopo 30 secondi dal suo ingresso in campo.
Ma non è stata una passeggiata. Guai insopprimibili sulla corsia di destra per Pagliari. Non c’è Vastola, non c’è neanche Turchi, fiero cannoniere di squadra. Guai sparsi un po’ qua e un po’ la con la rinuncia forzata ad Oshadogan e l’indisponibilità di Zeytulaev in attacco. Ed allora a Pagliari non resta altro che affidarsi a Morante e Masini sul fronte offensivo e lasciare che Amenta e Colombaretti ripristino le forze sulla corsia di destra. Il primo paragrafo è tutto un programma: due calci d’angolo conquistati nei primi 40 secondi.
Il Lanciano si specchia e si piace, modellato secondo un dispositivo comodo ma ordinato. Disciplina tattica per le vie centrali della mediana dove Di Cecco e Sacilotto si riscoprono istruttori, audacia ed intraprendenza sulle corsie laterali. Ed è proprio qui che la Cavese si dimostra fragile: Grillo viene infilato spesso e volentieri da Sansone, Bacchiocchi si ritrova invece a recitare l’infelice ruolo del quinto a sinistra.
L’avvio di gara lascia ben sperare, tra i più fiduciosi c’è Sansone che sulla sinistra fa ammattire Grillo. Ai punti il Lanciano merita qualcosa. La ricompensa arriva al 29’: la Cavese perde palla in mediana, la sfera giunge sui piedi di Masini che con il terzo occhio verticalizza per lo spericolato Sansone, il suo sinistro in diagonale infila Russo e benedice il Lanciano “bello” in esterna.
E la fortuna bussa anche due volte, perché Nocerino interviene scomposto su Morante e viene espulso. Tutto facile per Sansone e soci, forse troppo. Perché d’ora in poi controllare il match non sarà impresa ardua; Cavese troppo rinunciataria - non con gli uomini ma con le idee - anche quando nelle ripresa entra Turienzo. Noia condivisa per almeno 20’. Poi è ancora Lanciano, finalmente legittimatosi corsaro convinto. Grillo atterra Sansone in area ed il neo entrato Improta spiazza Russo. Pagliari intanto si gusta lo spettacolo: «Il nostro segreto? Ora ci divertiamo», risponde.
IL TABELLINO
CAVESE: 0 - VIRTUS LANCIANO: 2
Ma non è stata una passeggiata. Guai insopprimibili sulla corsia di destra per Pagliari. Non c’è Vastola, non c’è neanche Turchi, fiero cannoniere di squadra. Guai sparsi un po’ qua e un po’ la con la rinuncia forzata ad Oshadogan e l’indisponibilità di Zeytulaev in attacco. Ed allora a Pagliari non resta altro che affidarsi a Morante e Masini sul fronte offensivo e lasciare che Amenta e Colombaretti ripristino le forze sulla corsia di destra. Il primo paragrafo è tutto un programma: due calci d’angolo conquistati nei primi 40 secondi.
Il Lanciano si specchia e si piace, modellato secondo un dispositivo comodo ma ordinato. Disciplina tattica per le vie centrali della mediana dove Di Cecco e Sacilotto si riscoprono istruttori, audacia ed intraprendenza sulle corsie laterali. Ed è proprio qui che la Cavese si dimostra fragile: Grillo viene infilato spesso e volentieri da Sansone, Bacchiocchi si ritrova invece a recitare l’infelice ruolo del quinto a sinistra.
L’avvio di gara lascia ben sperare, tra i più fiduciosi c’è Sansone che sulla sinistra fa ammattire Grillo. Ai punti il Lanciano merita qualcosa. La ricompensa arriva al 29’: la Cavese perde palla in mediana, la sfera giunge sui piedi di Masini che con il terzo occhio verticalizza per lo spericolato Sansone, il suo sinistro in diagonale infila Russo e benedice il Lanciano “bello” in esterna.
E la fortuna bussa anche due volte, perché Nocerino interviene scomposto su Morante e viene espulso. Tutto facile per Sansone e soci, forse troppo. Perché d’ora in poi controllare il match non sarà impresa ardua; Cavese troppo rinunciataria - non con gli uomini ma con le idee - anche quando nelle ripresa entra Turienzo. Noia condivisa per almeno 20’. Poi è ancora Lanciano, finalmente legittimatosi corsaro convinto. Grillo atterra Sansone in area ed il neo entrato Improta spiazza Russo. Pagliari intanto si gusta lo spettacolo: «Il nostro segreto? Ora ci divertiamo», risponde.
IL TABELLINO
CAVESE: 0 - VIRTUS LANCIANO: 2
CAVESE (3-4-3): Russo 6; Farina 5, Cipriani 5, Nocerino 4; Grillo 5, Favasuli 5,5, Scartozzi 5, Bacchiocchi 5,5 (36’ st Bacchi sv); Schetter 5,5, Varriale 5 (1’ st Turienzo 5,5), Tarantino 5 (37’ st Sorrentino sv). A disposizione: Pane, D’Orsi, Prevete, Bernardo. Allenatore: Stringara, 5. VIRTUS LANCIANO (4-4-2): Chiodini 6,5; Colombaretti 6, Antonioli 6,5, Moi 7, Mammarella 6,5; Amenta 6, Sacilotto 6,5, Di Cecco 6,5, Sansone 7,5; Morante 6,5 (30’ st Colussi sv), Masini 6,5 (27’ st Improta 6,5). A disposizione: Aridità, Coppini, Perfetti, Di Michele, Marfisi, Colussi. Allenatore: Pagliari, 7. ARBITRO: Cervellera di Taranto 6. RETI: pt 29’ Sansone; st 29’ Improta su rigore. NOTE: spettatori 1000 circa con discreta rappresentanza ospite. Espulso Nocerino al 31’ pt per gioco scorretto. Ammoniti: Farina, Morante e Turienzo per gioco scorretto. Angoli 5-5. Recupero: pt 1’; st 5’. |