Il patron Daniele Sebastiani con il tecnico biancazzurro Massimo Oddo

PARLA IL PATRON BIANCAZZURRO

Sebastiani: pericolo Covid? Servono regole più severe

Il presidente: dobbiamo evitare l’irreparabile anche con l’ipotesi “bolla

PESCARA. Dall’allarme Covid al match di sabato contro l’Empoli, passando per la possibile cessione della società. Daniele Sebastiani, un po’ preoccupato per l’aumento dei contagi, fa il punto della situazione in un clima di incertezza. La speranza del presidente del Pescara è che il governo del calcio inizi a pensare a misure più stringenti per portare a termine la stagione.

Leo Mancuso

Nel frattempo, tra tre giorni arriva l’Empoli del grande ex Leo Mancuso, una squadra di primissima fascia guidata da Dionisi, un allenatore che il Delfino ha monitorato in estate. «Sabato affronteremo una delle principali candidate alla promozione», le parole di Sebastiani, «dovremo scendere in campo senza alcun timore. Sappiamo di essere un po’ in ritardo, dal momento che abbiamo terminato per ultimi lo scorso torneo, però la sosta ci ha dato la chance di recuperare il terreno perduto. Mancuso? Gli auguro di segnare tanti gol, ma a partire dalla prossima settimana. Abbiamo un ottimo ricordo di lui, oltre ad aver realizzato tante reti, a Pescara ha sempre avuto un comportamento impeccabile».
Sulla panchina dei toscani c’è Dionisi. «È uno dei tecnici emergenti, lo abbiamo seguito. Ad Empoli potrà consacrarsi. Comunque sia, il Pescara ha un allenatore altrettanto bravo». Il presidente torna sul mancato ingaggio di Fabrizio Cacciatore. «Non abbiamo rinunciato al tesseramento per motivi di natura fisica, lo staff tecnico ha semplicemente chiesto un difensore centrale di ruolo e la società ha deciso di soprassedere».
Il discorso si sposta sulle possibili nefaste conseguenze che il coronavirus potrebbe arrecare al calcio. Un nuovo stop ai campionati produrrebbe effetti devastanti, ecco perché non sarebbe da escludere a priori la drastica ipotesi di tenere le squadre in ritiro fino alla fine del campionato. «C’è un clima di grande incertezza, se la situazione non migliorasse bisognerebbe istituire un tavolo di lavoro coinvolgendo le varie componenti, in primis l’associazione italiana calciatori, per stabilire una linea comune da seguire per portare a termine il campionato. Ormai si è capito che i contagi si contengono rispettando le direttive, dobbiamo evitare che la situazione diventi irreparabile, il blocco del torneo sarebbe un disastro per le società e l’intero movimento». Come soluzione estrema, in caso di peggioramento dei numeri, c’è l’ipotesi di tenere i calciatori in ritiro fino alla fine del campionato. «Spero di no, ma potrebbe essere una via d’uscita. Tutti dobbiamo prenderci la responsabilità, se il calcio si ferma sono guai seri e nessuno prenderà soldi. L’Aic sarebbe contraria? Vedremo, se poi si vanno a toccare le tasche di qualcuno, altro che bolle… I giocatori hanno una famiglia? Tutti ce l’hanno, se quella sarà la soluzione bisognerà accettarla. I club hanno già perdite enormi, se dovessero rinunciare anche ai diritti televisivi il mondo del calcio crollerebbe al pari delle altre aziende. In ogni caso, è un discorso prematuro e speriamo di non dover ricorrere a provvedimenti così drastici».
Poi Sebastiani rincara la dose. «Bisognerebbe pensare anche al calendario, forse dovremmo ridurre il numero di partite. Il Pescara ha compiuto sforzi enormi per fare rispettare le prescrizioni, poi un nostro giocatore, Bellanova, è andato in Nazionale in perfette condizioni fisiche ed tornato con il Covid».
Il presidente biancazzurro ieri ha partecipato a un evento alla concessionaria Oriente di Spoltore, partner del club da vari anni, insieme ai direttori sportivi Giorgio Repetto e Antonio Bocchetti. Infine, un commento sulla possibile cessione della società. «Ormai ci lavoro da alcuni mesi. Non è il momento migliore per chiudere una trattativa, però ho rapporti con persone molte serie che non hanno intenzione di farsi pubblicità, speriamo di poter trovare un accordo».

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