ABRUZZO
Stagione finita: il Calcio a 5 non riparte
Voto unanime delle società sportive: stop ai campionati regionali e provinciali. Il responsabile Vittorio: "La salute prima di tutto"
PESCARA. I campionati di Calcio a 5 regionali e provinciali non ripartiranno. La stagione 2020-2021 può considerarsi chiusa. Appena il tempo di qualche giornata di campionato e poi a ottobre lo stop. Che ora è definitivo.
Lo è diventato lunedì sera quando le società abruzzesi hanno detto no alla possibilità concessa dalla federazione. Che aveva trasformato i massimi tornei regionali maschile e femminile di interesse nazionale. Quindi, volendo si poteva ricominciare, a patto di seguire un protocollo Covid che, però presuppone un aggravio di spese per controlli e tamponi. Da qui, la decisione di non ripartire. «Abbiamo tifato fino all’ultimo per una ripartenza, ma, nonostante la decisione del consiglio federale, cosi non sarà», ha detto Salvatore Vittorio, responsabile regionale del futsal in Abruzzo. «Sicuramente i dilettanti e soprattutto i nostri giovani e giovanissimi stanno pagando il prezzo più alto per gli effetti della pandemia ed io non posso che condividere le preoccupazioni di chi ne fa parte. Prima ancora che dirigenti e presidenti sportivi, siamo padri di famiglia, e quindi rispetto massimo per chi decide di salvaguardare in primo luogo la tutela della salute di tutti coloro che, a vario titolo, risulterebbero coinvolti nello svolgimento delle competizioni tenuto conto del perdurare della situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19».
Una decisione che nasce da un ragionamento che Salvatore Vittorio spiega così: «Il calcio a 5 regionale è fatto di volontariato, di puro dilettantismo. Più che altrove». E poi: «Il comitato regionale Abruzzo per capire come comportarsi per una eventuale ripartenza del calcio a 5 abruzzese e non solo, ha intrapreso un dialogo con tutte le singole realtà territoriali che hanno palesato una difficoltà insormontabile alla ripresa delle attività, evidenziando problematiche specifiche e situazioni a dir poco variegate per chiudere questa stagione sportiva. La voglia di tornare in campo è tanta, ma la situazione economica ed epidemiologica invita alla massima prudenza. Dunque, pur rapportando la serie C1 e serie C femminile del calcio a 5 alle competizioni di interesse nazionale», sostiene Salvatore, «la ripartenza non sarebbe affatto assicurata visto che tutte le società, all’unanimità, hanno votato per una non ripartenza. Infine l’ultimo aspetto, non meno importante, che riguarda la disponibilità delle strutture sportive in quanto molte sono precettate dalle amministrazione per i noti problemi sanitari. Una situazione che non stupisce, viste le preoccupazioni emerse dalle precedenti riunioni a livello di futsal».