Teramo all’asciutto, vani assalti al bunker
Prima volta senza gol in stagione e il Diavolo scivola a -4 dalla capolista Sambenedettese, regge il muro della Recanatese
TERAMO0
RECANATESE 0
TERAMO (3-4-2-1): Di Giorgio 6; Menna 6, Cipolletti 6, Brugarello 6,5; Sanseverino 5 (5’ st Cum 6), Esposito 5,5 (11’ st Baumwollspinner 6), Messori 6,5, Pietrantonio 5,5; Pavone 6, D’Egidio 6 (31’ st Tourè sv); Galesio 6. A disposizione: Torregiani, Cangemi, Pepe, Loncini, D'Amore, Bustos. Allenatore: Pomante.
RECANATESE (3-5-2): Del Bello 6,5; E. Ferrante 6, Cusumano 6 (28’ st Bruzzechesse sv), Marchegiani 6; D. Ferrante 6, Alfieri 6,5, Raparo 6,5 (11’ st Gomez 6,5), Canonici 6,5, Mordini 6 (24’ st Pesaresi sv); D’Angelo 6,5, Pepa 5,5 (34’ st Valleja sv). A disposizione: Talozzi, Manfredi, Nunes, Masi, Guidobaldi. Allenatore: Bilò.
Arbitro: Bissolo di Legnago.
Note: spettatori 2.200 circa (574 abbonati). Ammoniti: Raparo, Sanseverino, Marchegiani, Del Bello, D’Angelo e Menna. Angoli: 9-3. Recupero: 2’ pt, 7’ st.
TERAMO
Secondo pari casalingo consecutivo per il Teramo. I biancorossi non vanno oltre lo 0-0 contro una coriacea Recanatese e, pur restando secondi (a pari merito con l’Atletico Ascoli), scivolano a -4 dalla Sambenedettese, che domenica affronterà proprio il Diavolo al Riviera delle Palme. Il Teramo, complice l’ottima prova dei marchigiani, resta a secco di gol per la prima volta in questo campionato. La squadra di Marco Pomante può comunque consolarsi con il dodicesimo risultato utile di fila e per essere diventata la prima abruzzese nella classifica del girone F, a quota 24, dopo il ko del Chieti. La gara del Bonolis finisce in parità anche per le traverse colpite (D’Egidio per il Teramo e Alfieri per la Recanatese).
Pomante, privo dell’infortunato Ferraioli, dà spazio in mediana al tandem formato da Esposito (preferito all’argentino Baumwollspinner) e Messori. Nella Recanatese sono assenti Melchiorri, Sbaffo e Bellusci mentre sulla fascia sinistra c’è l’ex Mordini.
Nella mezz’ora iniziale a prevalere è la noia. Gli ospiti sono ordinati in fase difensiva, hanno un centrocampo dinamico (Alfieri, Raparo e Canonici interpretano con diligenza i rispettivi compiti) e il Teramo fatica a trovare spazi. D’Egidio si posiziona stabilmente sulla trequarti, alle spalle di Galesio, nel tentativo di smuovere le acque, ma non riesce a inventare la giocata vincente. Il numero 10 teramano, al 33’, dà il primo squillo degno di nota chiamando alla respinta Del Bello su calcio di punizione. Tre minuti dopo è Messori, con un inserimento in area, a non sfruttare la sponda di petto di Galesio. Si va all’intervallo senza ulteriori sussulti.
La ripresa offre uno spettacolo diverso. Il Teramo alza i giri del motore per mettere pressione alla difesa ospite. Dopo cinque minuti fa il suo esordio il neo acquisto Cum, sulla fascia destra, al posto di un opaco Sanseverino. Tra il 6’ e il 15’ arrivano le due traverse centrate, rispettivamente, da D’Egidio e Alfieri. Al 18’, sugli sviluppi di un corner, è Galesio ad andare vicino al gol con un colpo di testa che sfiora il palo alla sinistra di Del Bello. Azione dubbia qualche minuto dopo: Pavone viene atterrato ai confini dell’area da Marchegiani (il contatto potrebbe essere avvenuto sulla linea) e il Teramo reclama il rigore. Dalla successiva punizione Del Bello disinnesca con i pugni il tiro di Pietrantonio. Ben più difficile la parata del portiere marchigiano sul destro dalla lunga distanza del neo entrato Baumwollspinner (27’). Dalla parte opposta, al 31’, Canonici fa correre un brivido al Teramo sprecando con una deviazione imprecisa l’assist dell’inesauribile 34enne Massimo D’Angelo (ex trequartista di Giulianova e Sulmona). Nonostante il maxi recupero di 7 minuti i biancorossi non riescono a sfondare il bunker della Recanatese e devono accontentarsi del secondo pari consecutivo al Bonolis dopo il 2-2 con la Civitanovese del 10 novembre. All’orizzonte c’è la trasferta di domenica sul campo della capolista Sambenedettese. Domani è atteso il verdetto dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive per stabilire se i tifosi teramani potranno andare al Riviera delle Palme.
Gaetano Lombardino
©RIPRODUZIONE RISERVATA
RECANATESE 0
TERAMO (3-4-2-1): Di Giorgio 6; Menna 6, Cipolletti 6, Brugarello 6,5; Sanseverino 5 (5’ st Cum 6), Esposito 5,5 (11’ st Baumwollspinner 6), Messori 6,5, Pietrantonio 5,5; Pavone 6, D’Egidio 6 (31’ st Tourè sv); Galesio 6. A disposizione: Torregiani, Cangemi, Pepe, Loncini, D'Amore, Bustos. Allenatore: Pomante.
RECANATESE (3-5-2): Del Bello 6,5; E. Ferrante 6, Cusumano 6 (28’ st Bruzzechesse sv), Marchegiani 6; D. Ferrante 6, Alfieri 6,5, Raparo 6,5 (11’ st Gomez 6,5), Canonici 6,5, Mordini 6 (24’ st Pesaresi sv); D’Angelo 6,5, Pepa 5,5 (34’ st Valleja sv). A disposizione: Talozzi, Manfredi, Nunes, Masi, Guidobaldi. Allenatore: Bilò.
Arbitro: Bissolo di Legnago.
Note: spettatori 2.200 circa (574 abbonati). Ammoniti: Raparo, Sanseverino, Marchegiani, Del Bello, D’Angelo e Menna. Angoli: 9-3. Recupero: 2’ pt, 7’ st.
TERAMO
Secondo pari casalingo consecutivo per il Teramo. I biancorossi non vanno oltre lo 0-0 contro una coriacea Recanatese e, pur restando secondi (a pari merito con l’Atletico Ascoli), scivolano a -4 dalla Sambenedettese, che domenica affronterà proprio il Diavolo al Riviera delle Palme. Il Teramo, complice l’ottima prova dei marchigiani, resta a secco di gol per la prima volta in questo campionato. La squadra di Marco Pomante può comunque consolarsi con il dodicesimo risultato utile di fila e per essere diventata la prima abruzzese nella classifica del girone F, a quota 24, dopo il ko del Chieti. La gara del Bonolis finisce in parità anche per le traverse colpite (D’Egidio per il Teramo e Alfieri per la Recanatese).
Pomante, privo dell’infortunato Ferraioli, dà spazio in mediana al tandem formato da Esposito (preferito all’argentino Baumwollspinner) e Messori. Nella Recanatese sono assenti Melchiorri, Sbaffo e Bellusci mentre sulla fascia sinistra c’è l’ex Mordini.
Nella mezz’ora iniziale a prevalere è la noia. Gli ospiti sono ordinati in fase difensiva, hanno un centrocampo dinamico (Alfieri, Raparo e Canonici interpretano con diligenza i rispettivi compiti) e il Teramo fatica a trovare spazi. D’Egidio si posiziona stabilmente sulla trequarti, alle spalle di Galesio, nel tentativo di smuovere le acque, ma non riesce a inventare la giocata vincente. Il numero 10 teramano, al 33’, dà il primo squillo degno di nota chiamando alla respinta Del Bello su calcio di punizione. Tre minuti dopo è Messori, con un inserimento in area, a non sfruttare la sponda di petto di Galesio. Si va all’intervallo senza ulteriori sussulti.
La ripresa offre uno spettacolo diverso. Il Teramo alza i giri del motore per mettere pressione alla difesa ospite. Dopo cinque minuti fa il suo esordio il neo acquisto Cum, sulla fascia destra, al posto di un opaco Sanseverino. Tra il 6’ e il 15’ arrivano le due traverse centrate, rispettivamente, da D’Egidio e Alfieri. Al 18’, sugli sviluppi di un corner, è Galesio ad andare vicino al gol con un colpo di testa che sfiora il palo alla sinistra di Del Bello. Azione dubbia qualche minuto dopo: Pavone viene atterrato ai confini dell’area da Marchegiani (il contatto potrebbe essere avvenuto sulla linea) e il Teramo reclama il rigore. Dalla successiva punizione Del Bello disinnesca con i pugni il tiro di Pietrantonio. Ben più difficile la parata del portiere marchigiano sul destro dalla lunga distanza del neo entrato Baumwollspinner (27’). Dalla parte opposta, al 31’, Canonici fa correre un brivido al Teramo sprecando con una deviazione imprecisa l’assist dell’inesauribile 34enne Massimo D’Angelo (ex trequartista di Giulianova e Sulmona). Nonostante il maxi recupero di 7 minuti i biancorossi non riescono a sfondare il bunker della Recanatese e devono accontentarsi del secondo pari consecutivo al Bonolis dopo il 2-2 con la Civitanovese del 10 novembre. All’orizzonte c’è la trasferta di domenica sul campo della capolista Sambenedettese. Domani è atteso il verdetto dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive per stabilire se i tifosi teramani potranno andare al Riviera delle Palme.
Gaetano Lombardino
©RIPRODUZIONE RISERVATA