Teramo, sospiro di sollievo sabato finalmente si gioca

24 Settembre 2015

Seduta interlocutoria nella forma, ma dall’esito positivo nella sostanza La discussione rinviata al 9 ottobre, nel frattempo i campionati vanno avanti

La notizia è che si gioca, finalmente! Sabato (ore 14) al Bonolis tornerà a parlare il pallone. E, ironia della sorte, la prima di campionato del Teramo sarà contro il Savona nel revival, a campi invertiti, della sfida del 2 maggio scorso, croce e delizia nella storia biancorossa. La discussione davanti al Collegio arbitrale del Coni, presieduto dall’ex ministro Franco Frattini, è stata interlocutoria nella forma, ma dall’esito positivo, per il Teramo, nella sostanza. I giudici, infatti, hanno deciso di riunire tutti i procedimenti, compresi i ricorsi di Luciano Campitelli e del patron della Torres Capitani che sono arrivati in ritardo rispetto agli altri. Così facendo, hanno dovuto rinviare l’udienza per permettere agli avvocati di prendere visione degli atti. Ed era quello che volevano i legali del Diavolo, Michele Cozzoni, Eduardo Chiacchio e Vincenzo Cerulli Irelli. A questo punto, il Forlì ha chiesto che venissero nuovamente sospese le proprie partite e quelle del Savona e del Teramo come era già accaduto una decina di giorni fa.

Niente da fare, richiesta bocciata anche perché la procura del Coni ha fatto intendere che l’impianto del verdetto della corte federale d’appello è da considerare equo. Una benedizione che ha indotto il Collegio di garanzia del Coni a dare il via libera alle partite, rinviando l’udienza di merito, probabilmente al 9 ottobre, sempre a Roma. Questo significa che i campionati di Lega Pro e di serie D possono andare avanti regolarmente. E che il Diavolo potrà finalmente tornare in campo.

Poi, nell’udienza di merito, il Teramo proverà a ottenere uno sconto sulla penalizzazione di sei punti in classifica. I biancorossi, quindi, possono tirare un sospiro di sollievo rispetto a quello che era il rischio (minimo, ma concreto) di ritrovarsi in serie D a fine settembre dopo che il 2 maggio scorso avevano conquistato, sul campo, la promozione in B. Con i campionati in corso, infatti, è impensabile che il Coni prenda decisioni radicali. Non è stata l’ultima tappa del calvario del Teramo, ma quella decisiva per mettere in cassaforte la Lega Pro. Si tornerà in campo dopo che l’unico impegno ufficiale dei biancorossi in questa stagione è stato quello di inizio agosto, in coppa Italia, contro il Cittadella.

Un’estate caratterizzata dai processi sportivi più che dal calciomercato. Colpa della partita promozione del 2 maggio scorso che secondo due gradi di giudizio è stata combinata per permettere al Teramo di ottenere i tre punti decisivi necessari per la storica promozione. Illecito sportivo! Il Teramo ha perso la B ed è costretto a ripartire dalla Lega Pro, mentre il presidente Luciano Campitelli è stato squalificato per tre anni; quattro anni al direttore sportivo (sospeso) Marcello Di Giuseppe. E poi altre inibizioni e ammende. Un’estate di processi e polemiche, partita con gli avvisi di garanzia della procura distrettuale antimafia di Catanzaro, proseguita con i deferimenti e culminata con i processi sportivi che si sono svolti a Roma. Prima la richiesta della procura federale: serie D con venti punti di penalizzazione. Poi, il verdetto del tribunale nazionale federale: retrocessione in serie D. Situazione migliorata davanti alla Corte federale d’appello che che ha deciso di condannare il Teramo alla Lega Pro con sei punti di penalizzazione. Una sanzione impugnata dal Forlì che ha chiesto al Coni di punire la responsabilità diretta del presidente Campitelli con la retrocessione all’ultimo posto in classifica, non con la revoca del titolo di campione di Lega Pro come deciso dal collegio giudicante di secondo grado presieduto da Gerardo Mastrandrea.

L’offensiva del Forlì è stata neutralizzata dai legali del Teramo che hanno giocato sulla difensiva negli ultimi giorni. Una sorta di melina. E così è partito prima il ricorso del club e poi quello di Campitelli. La stessa cosa è avvenuta per la Torres e il suo presidente Capitani. E ieri la decisione di rinviare ulteriormente l’udienza al 9 ottobre quando i campionati saranno in pieno svolgimento e, di conseguenza, intoccabili. Lega Pro salva, per come si sono messe le cose un buon risultato.

Ora la parola passa al campo. Finalmente!

Toccherà al nuovo Teramo risvegliare l’entusiasmo di una piazza che il 9 maggio scorso aveva festeggiato la serie B con circa 9mila spettatori al Bonolis. I biancorossi saranno chiamati a un tour de force nelle prossime settimane visto che dovranno recuperare tre gare per rimettersi a pari con le latre del girone B di Lega Pro.

@roccocoletti1

©RIPRODUZIONE RISERVATA