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Apre il centro islamico, il vescovo: per la città è un segno di speranza
A Colleparco cerimonia della comunità macedone-albanese Tra gli ospiti anche il portavoce di “Noi con Salvini”
TERAMO. È stato tagliato ieri pomeriggio il nastro d’inaugurazione del centro islamico a Colleparco, in via Amilcare Rambelli, alla presenza di tante autorità religiose e civili.
La struttura, ospitata nel piano interrato del complesso comunale dove si trova anche il comitato di quartiere, sarà gestita dalla comunità macedone-albanese, regolarmente costituita in associazione, che da oltre 30 anni vive e lavora nella provincia teramana. «Siamo albanesi, macedoni e kossovari ma siamo anche cittadini italiani. I nostri figli sono nati qui, vogliono bene a questa nazione», ha detto Kadri Bedri, presidente dell’associazione “Centro culturale islamico-albanese in Teramo”, «Con l’apertura di questo locale ci date la possibilità di non dimenticare le nostre tradizioni. Noi saremo attenti che nessuno abbia a lamentarsi per la nostra presenza».
I locali del centro islamico, dallo stato di abbandono in cui versavano, sono stati ristrutturati e rimessi a nuovo nel giro di un solo mese dalla comunità macedone-albanese, che li ha suddivisi in una prima area dedicata alla socializzazione con un bar e in un secondo ambiente riservato alla preghiera con l’abside rivolta alla Mecca, il parquet sul pavimento, a cui si aggiunge la fontana per purificarsi prima del culto all’ingresso. All’intervento di Kadri Bedri, sono seguiti quelli del sindaco Maurizio Brucchi, del presidente del comitato di quartiere Piero Di Silvestre, del consigliere regionale Paolo Gatti e del vescovo di Teramo-Atri Michele Seccia. «Ci rivolgiamo all’unico Dio, pur secondo tradizioni culturali e rivelazioni diverse che hanno la loro storia, su cui si può anche discutere, ma se Dio è Dio, in nome suo non si può combattere», ha spiegato il vescovo, «In questa diversità ognuno ha un proprio contributo da offrire. Questo oggi è un segno di speranza per la città». Hanno presenziato all’inaugurazione don Enzo, il parrocco di Colleparco, l’assessore comunale Rudy Di Stefano e il consigliere comunale Franco Fracassa. Anche il portavoce provinciale di “Noi con Salvini” Emidio Di Giandomenico, invitato dalla comunità macedone-albanese, ha fatto una veloce visita al centro. Presenti carabinieri e agenti della Digos.
Chiara Di Giovannantonio
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