A sinistra il primario del reparto di rianimazione Vincenzo Fiorà e a destra Mariangela Reggi coordinatrice locale trapianti

Atri: muore di ictus a 58 anni, donati fegato e cornee 

Primo espianto al San Liberatore dopo cinque anni grazie all’ok dei familiari. Un trapianto è stato già effettuato in Emilia Romagna e il ricevente sta bene 

ATRI. «Grazie allo straordinario atto di generosità dei familiari di un uomo del Teramano, deceduto domenica scorsa nell’ospedale San Liberatore di Atri, è stato possibile migliorare la vita di tre pazienti». La Asl di Teramo dà notizia di uno dei rari casi di donazione degli organi registrati nel suo territorio (secondo statistiche nazionali, Teramo è tra le ultime province  per espianti). La donazione (che al San Liberatore non avveniva da cinque anni) ha riguardato in particolare il fegato, prelevato durante la notte tra il 1° e il 2 dicembre da una équipe giunta dall’Emilia Romagna a un paziente di 58 anni, del Teramano, ricoverato una quindicina di giorni fa per un’emorragia cerebrale.

Il fegato è già stato trapiantato con buon esito su un paziente dalla stessa équipe che ha effettuato il prelievo. Sono state inoltre prelevate le cornee, messe a disposizione della Banca degli occhi e dei tessuti dell’Aquila. Le procedure per definire l’idoneità del donatore e assegnare gli organi hanno coinvolto molti dei reparti e dei servizi dell’ospedale San Liberatore, ognuno con un ruolo preciso e fondamentale, all’interno di un sistema organizzativo diretto dal centro regionale trapianti dell’Aquila e dal coordinamento locale trapianti di Atri. Il paziente aveva espresso in vita la volontà di donare e i familiari sono stati subito disponibili a far sì che la disposizione si realizzasse.

«La direzione sanitaria», si legge in una nota, «ringrazia sentitamente la famiglia del donatore, che in un momento così doloroso, con grande coraggio e dignità ha reso possibile un progetto che ha restituito una prospettiva di vita ad altri pazienti. Un ringraziamento particolare è da rivolgere al dottor Vincenzo Fiorà, responsabile del reparto di anestesia e rianimazione e alla dottoressa Mariangela Reggi, coordinatore locale trapianti, che promuovono con grande dedizione e competenza la cultura del trapianto e hanno consentito con il loro impegno personale e di tutti i sanitari coinvolti, di realizzare questa donazione, nonostante le ingenti difficoltà legate alla carenza di anestesisti». (red.te)
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