Roseto, il quartiere in rivolta

Biogas, la sinistra sposa la protesta

L’ex candidato sindaco Borgatti: gravi disagi nello stoccaggio

ROSETO. «Gli abitanti di Santa Petronilla sono stati lasciati soli ad affrontare il disagio dell’impianto di biogas nel loro quartiere e si sono auto-organizzati per sensibilizzare la cittadinanza: a loro va tutto il mio appoggio e sostegno». Marco Borgatti, già candidato sindaco alle ultime amministrative, interviene ancora una volta (lo aveva già fatto un anno fa, quando era portavoce della Federazione della sinistra rosetana) sulla questione delle “rotoballe”, cioè grossi involucri che contengono materiale organico necessario per alimentare l’impianto allestito all’interno dell’azienda alimentare Rolli.

Il disagio sorge in quanto le rotoballe emanano cattivo odore che si propaga fino alle case vicine, anche perché sono stoccate in un campo proprio alle porte del quartiere, poco distante da una scuola elementare. «Probabilmente il problema nasce», come giustamente fatto osservare dai residenti di Santa Petronilla, sostiene Borgatti, «dal come vengono stoccate queste rotoballe organiche che, se lasciate allo scoperto, possono essere preda di roditori e agenti atmosferici che danneggiano i rivestimenti liberando odori pesanti che il vento trasporta nell’abitato». Nessuna irregolarità, secondo Borgatti, nelle varie fasi di lavorazione, né nell’impianto in sé. «Non c’è nulla di non conforme alle normative vigenti nel come viene gestito l’impianto e lo stoccaggio di materiale organico», precisa infatti Borgatti, «ma, vista la presenza di un centro abitato, non è il problema la legalità ma l’opportunità di attuare simili metodi». Dito puntato sulla politica locale. «Quel che stupisce è il silenzio delle forze politiche presenti in consiglio comunale», conclude Borgatti, «silenzio comprensibile ma non giustificato da parte della maggioranza e giunta. Sorprende soprattutto quello dell’opposizione». (f.ce.)