ATRI

Botte e insulti all'ex compagna e alle tre figlie della donna. Calci in faccia anche in strada

Scatta l'allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla compagna e alle sue figlie. Già nel 2009 era stato allontanato da casa di alcuni parenti. 

ATRI.Spaventata ed esasperata, la vittima chiede aiuto alla polizia e dopo aver abbandonato la sua casa insieme alle figlie decide di denunciare tutto presso il Commissariato di Atri. Su richiesta del P.M., il Gip presso il Tribunale di Teramo, ha emesso nei confronti del 42 enne la misura dell’allontanamento dalla casa familiare con il divieto di avvicinamento all'ex compagna e alle sue figlie. Non potrà nemmeno parlare con loro, in nessun modo.

Tutto ha inizio nel 2019 quando l'uomo comincia a maltrattare la compagna e le tre figlie della donna, due delle quali all'epoca minorenni. Un inferno che si consumava anche fuori dalle mura domestiche: una sera, ubriaco, non esitò a prendere a calci la donna in zona stazione a Pescara. All'intervento di due passanti, in difesa della donna, il 42enne sferrò pugni e calci anche ai due. 

Con il passare del tempo la situazione peggiora perché gli insulti iniziano a prendere di mira anche le figlie della donna e il 42enne, ormai incontenibile, comincia a minacciare di morte la compagna,arrivando a colpirla con un bastone nell’ultima lite avvenuta in casa verso la fine di luglio. Spaventata ed esasperata, la vittima chiede aiuto alla polizia e dopo aver abbandonato la sua casa insieme alle figlie, decide di denunciare tutto presso il Commissariato di Atri, il cui personale in brevisimo tempo , coordinato dal P.M. nell’ambito delle attività investigative in tema di reati del cd codice rosso, conclude le indagini rimettendo apposito rapporto all’Autorità Giudiziaria.

Già nel 2009 il 42enne pescarese era stato destinatario di un provvedimento di allontamento dalla casa familiare per fatti commessi ai danni di alcuni parenti.