Corsi Ial, 30 docenti teramani rischiano di non avere mai i soldi

15 Agosto 2012

Aspettano ancora parte della retribuzione dovuta dal 2002 al 2007, alcuni fino a 50mila euro ma è stato dichiarato il fallimento dell’ente di formazione e sarà difficile insinuarsi nel passivo

TERAMO. Hanno insegnato ai corsi di formazione dello Ial per anni e ormai da anni attendono di essere pagati. Sono una trentina di docenti teramani che vedono affievolirsi sempre più le speranze di avere quanto loro spetta. E si parla di somme non di poco conto, che variano da alcune migliaia di euro fino a 50mila.

Nel corso del 2002, 2003, 2004, 2005, 2006 e 2007, lo Ial Cisl Abruzzo, ente gestore di numerosi corsi di formazione professionale affidatigli dalla Regione Abruzzo, ha stipulato con numerosi docenti diversi contratti di collaborazione, con i quali conferiva incarichi di docenza per l'insegnamento di materie in una serie di corsi, dall’informatica al sociale.

I docenti venivano pagati con acconti, mentre il saldo sarebbe stato effettuato in fase di rendicontazione, cosa che però non è avvenuta. Da qui il credito nutrito nei confronti dello Ial. Per riavere il dovuto molti docenti - almeno una decina si sono rivolti all’avvocato Renzo Di Sabatino - hanno proposto ricorsi per il pagamento del dovuto.

Il giudice del lavoro del Tribunale di Teramo ha emesso vari decreti ingiuntivi nei confronti dello Ial, che ha proponsto opposizione sostenendo che le lettere di incarico ai docenti e le convenzioni non erano firmate da nessuno dello Ial e che mancava la i prova dei crediti ed inoltre riteneva non dovuti i pagamenti in quanto l'ente gestore dei corsi versava in una difficile situazione economica. I docenti sono però riusciti a fornire delle prove, per cui i decreti ingiuntivi sono stati concessi. Il giudice del lavoro di Teramo ha concesso anche la provvisoria esecuzione ai vari crediti, ma le azioni esecutive non hanno avuto esito positivo perché lo Ial Cisl Abruzzo non aveva nulla, e quello nazionale non ha mai voluto riconoscere la propria responsabilità ed intervenire per sanare la situazione.

In realtà la difficile situazione economica (con notevoli perdite nonostante i numerosi finanziamenti) ha portato al commissariamento dello Ial e al procedimento penale contro i suoi vertici presso la procura della Repubblica di Pescara e ha poi indotto il commissario a contestare tutti i corsi, anche quelli realmente tenuti , come nel caso di coloro che hanno avviato azione giudiziaria. Il Tribunale di Roma, il 4 aprile 2012, ha dichiarato il fallimento dello Ial Cisl Abruzzo, fissando l'udienza per la verifica dello stato passivo ad ottobre 2012. Il giudice fallimentare, Fabio Di Paolo ha chiesto la documentazione che comprovi le prestazioni svolte dai docenti teramani entro ottobre. Documentazione di difficile reperimento, considerato tutto quel che è accaduto, per cui potrebbe essere difficile l’insinuazione nello stato passivo.(a.f.)

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