I test confermano: è nuova influenza
I casi di atleti ammalati diventano 10 ma la Coppa va avanti.
TERAMO. Salgono a dieci i casi di influenza A/H1N1, tutti di giovani atleti ciprioti. Sei di questi sono conclamati: le analisi dell’istituto superiore di sanità hanno confermato che si tratta del nuovo tipo di influenza. Il settimo campione sierologico - della prima tranche, relativa ai casi arrivati al Mazzini l’altroieri - è incerto, quindi bisogna cercare altri riscontri. Intanto in ospedale ieri sono arrivati altri tre casi, per cui si è ancora in attesa della conferma ufficiale, anche se i test rapidi hanno dato una prima risposta positiva, non attendibile al 100%. Tutti gli atleti ciprioti ammalati, tranne il primo, un tredicenne da subito trasferito all’ospedale di Chieti, sono ricoverati nel reparto di pneumologia, riaperto per l’occasione.
I 120 ATLETI DI CIPRO. Intanto tutta la numerosa delegazione cipriota (sono in 120) rimarrà in isolamento nella scuola elementare De Jacobis, alla Gammarana. Lunedì ripartiranno coloro che non sono stati ricoverati mentre quelli che sono sotto osservazione se saranno in grado di aggregarsi lo faranno, altrimenti partiranno nei giorni successivi.
CODE IN OSPEDALE. La notizia dei casi di “febbre suina” ha causato allarme in città. Molti anche per un raffreddore o per un mal di gola hanno temuto di essere stati contagiati e si sono precipitati in ospedale. Il pronto soccorso è stato intasato per tutta la giornata. Tanto che ieri pomeriggio al Mazzini sono arrivati i carabinieri per controllare la situazione. Tutti coloro che manifestavano sintomi sono stati inviati all’unità speciale creata appositamente in ospedale, dove sono stati sottoposti al test veloce. Centinaia, poi, le telefonate arrivate al 118, al 112 e al 113 per chiedere chiarimenti e rassicurazioni.
PARLA BRUCCHI. Ieri pomeriggio si è svolto un vertice fra il capo del settore di igiene e sanità pubblica della Asl, Aldo Franchi, il sindaco Maurizio Brucchi, l’assessore alla sanità Piero Romanelli e il patron della Coppa Luigi Montauti. E’ stato fatto il punto della situazione ed è stato deciso che la Coppa Interamnia va avanti, ma con l’esclusione della rappresentativa cipriota. «La Coppa va avanti», osserva Brucchi, «perchè la Asl ha detto che che si può. Il collegamento costante con le autorità sanitarie locali consente di monitorare la situazione e garantire il pieno controllo della stessa. Invito tutti i teramani a stare tranquilli e a non farsi prendere dal panico. E’ importante anche non intasare il pronto soccorso: se si può, meglio rivolgersi al medico di famiglia». «Non bloccare i giochi è la cosa più saggia che si potesse fare», commenta Montauti, «perchè i casi riscontrati sono circoscritti e non ci sono rischi per gli altri atleti delle altre nazioni. Il sindaco ha scelto al meglio e mi congratulo per la prontezza con la quale si è messo al nostro fianco».
NESSUNA PROFILASSI. Nella stessa riunione è stato deciso di diffondere delle norme comportamentali, così come suggerite dall’Oms, fra tutti gli atleti. Il consiglio è di lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone (in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito), evitando di portare le mani a contatto con occhi, naso e bocca; usare asciugamani strettamente personali o monouso; contenere eventuali starnuti o colpi di tosse con la protezione della mano o di un fazzoletto; evitare effusioni o contatti ravvicinati; evitare lo scambio di bottiglie, bicchieri, posate, lattine.
Al comparire di sintomi gli atleti devono contattare i medici del servizio sanitario della Coppa o l’ambulatorio della Croce Rossa in piazza Martiri per gli opportuni approfondimenti, ovvero il servizio di igiene e sanità pubblica della Asl (tel.0861-4291), oppure recarsi al pronto soccorso. Peraltro nella riunione è stato deciso che non sarà fatta alcuna profilassi per gli atleti che hanno già giocato contro i ciprioti (due squadre polacche e una belga). «Al momento non è prevista la profilassi per loro», precisa Montauti, «si interverrà solo in caso di sintomi».
I 120 ATLETI DI CIPRO. Intanto tutta la numerosa delegazione cipriota (sono in 120) rimarrà in isolamento nella scuola elementare De Jacobis, alla Gammarana. Lunedì ripartiranno coloro che non sono stati ricoverati mentre quelli che sono sotto osservazione se saranno in grado di aggregarsi lo faranno, altrimenti partiranno nei giorni successivi.
CODE IN OSPEDALE. La notizia dei casi di “febbre suina” ha causato allarme in città. Molti anche per un raffreddore o per un mal di gola hanno temuto di essere stati contagiati e si sono precipitati in ospedale. Il pronto soccorso è stato intasato per tutta la giornata. Tanto che ieri pomeriggio al Mazzini sono arrivati i carabinieri per controllare la situazione. Tutti coloro che manifestavano sintomi sono stati inviati all’unità speciale creata appositamente in ospedale, dove sono stati sottoposti al test veloce. Centinaia, poi, le telefonate arrivate al 118, al 112 e al 113 per chiedere chiarimenti e rassicurazioni.
PARLA BRUCCHI. Ieri pomeriggio si è svolto un vertice fra il capo del settore di igiene e sanità pubblica della Asl, Aldo Franchi, il sindaco Maurizio Brucchi, l’assessore alla sanità Piero Romanelli e il patron della Coppa Luigi Montauti. E’ stato fatto il punto della situazione ed è stato deciso che la Coppa Interamnia va avanti, ma con l’esclusione della rappresentativa cipriota. «La Coppa va avanti», osserva Brucchi, «perchè la Asl ha detto che che si può. Il collegamento costante con le autorità sanitarie locali consente di monitorare la situazione e garantire il pieno controllo della stessa. Invito tutti i teramani a stare tranquilli e a non farsi prendere dal panico. E’ importante anche non intasare il pronto soccorso: se si può, meglio rivolgersi al medico di famiglia». «Non bloccare i giochi è la cosa più saggia che si potesse fare», commenta Montauti, «perchè i casi riscontrati sono circoscritti e non ci sono rischi per gli altri atleti delle altre nazioni. Il sindaco ha scelto al meglio e mi congratulo per la prontezza con la quale si è messo al nostro fianco».
NESSUNA PROFILASSI. Nella stessa riunione è stato deciso di diffondere delle norme comportamentali, così come suggerite dall’Oms, fra tutti gli atleti. Il consiglio è di lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone (in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito), evitando di portare le mani a contatto con occhi, naso e bocca; usare asciugamani strettamente personali o monouso; contenere eventuali starnuti o colpi di tosse con la protezione della mano o di un fazzoletto; evitare effusioni o contatti ravvicinati; evitare lo scambio di bottiglie, bicchieri, posate, lattine.
Al comparire di sintomi gli atleti devono contattare i medici del servizio sanitario della Coppa o l’ambulatorio della Croce Rossa in piazza Martiri per gli opportuni approfondimenti, ovvero il servizio di igiene e sanità pubblica della Asl (tel.0861-4291), oppure recarsi al pronto soccorso. Peraltro nella riunione è stato deciso che non sarà fatta alcuna profilassi per gli atleti che hanno già giocato contro i ciprioti (due squadre polacche e una belga). «Al momento non è prevista la profilassi per loro», precisa Montauti, «si interverrà solo in caso di sintomi».