TERAMO
Il giudice lascia i tifosi ai domiciliari: "Bulli senza prospettive di redenzione"
Sono tre ultrà teramani e due giuliesi, per il magistrato sono tutti pericolosi. Carabiniere colpito con una cinta: il reato di lesioni contestato anche a chi non ha aggredito materialmente il militare ferito
TERAMO. Una dettagliata ordinanza di 35 pagine in cui non esita a definire gli scontri «duelli tra bulli senza prospettive di redenzione», il giudice Roberto Veneziano lascia ai domiciliari i 5 tifosi arrestati dopo la guerriglia di via Cupa. Per il magistrato gli ultrà (tre teramani e due giuliesi) sono tutti pericolosi «con il concreto pericolo di recidivanza dei predetti». Ovvero, sostiene il giudice, possono tornare a colpire. Nel provvedimento si ricostruisce la dinamica degli scontri avvenuti domenica prima del derby Giulianova- Teramo chiarendo le modalità dell’aggressione al carabiniere rimasto ferito (con lui anche un poliziotto).
«La visione dei filmati», si legge nell’ordinanza, «ha consentito alle forze dell’ordine di accertare che il militare è stato colpito con un corpo contundente, presumibilmente una cinta, alla testa, a distanza ravvicinata e con inusitata violenza». A colpire materialmente il carabiniere è stato uno dei tre tifosi teramani, ma per tutti c’è il concorso nelle lesioni.
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