Il sindacato Sap «Si pensi a partite a porte chiuse»
I sindacati di polizia e carabinieri esprimono solidarietà ai due colleghi feriti negli scontri. Lo fanno sia il Sap, il sindacato di polizia, sia l’Usic, l’Unione sindacale carabinieri. «Siamo...
I sindacati di polizia e carabinieri esprimono solidarietà ai due colleghi feriti negli scontri. Lo fanno sia il Sap, il sindacato di polizia, sia l’Usic, l’Unione sindacale carabinieri.
«Siamo convinti che se le strutture sportive presenti in provincia non sono adeguate ad accogliere lo svolgimento di certi eventi bisogna avere il coraggio di spostarli o disputarli a porte chiuse, non sacrificando le donne e gli uomini delle forze dell’ordine sull’altare di altri” interessi”», scrive la segreteria provinciale del Sap, «domenica nonostante l’elevato numero di personale impiegato si sono verificati questi scontri, segno che qualcosa va sicuramente cambiato anche tenuto conto della recrudescenza degli episodi di violenza fuori e dentro gli stadi». Così l’Usic: «Nell’esprimere la pronta guarigione al collega, l’Usic ringrazia tutti gli uomini e le donne dell’Arma impegnati quotidianamente in questa provincia per garantire la sicurezza dei cittadini, mettendo in pericolo, come nel caso in argomento, la propria incolumità».
«Siamo convinti che se le strutture sportive presenti in provincia non sono adeguate ad accogliere lo svolgimento di certi eventi bisogna avere il coraggio di spostarli o disputarli a porte chiuse, non sacrificando le donne e gli uomini delle forze dell’ordine sull’altare di altri” interessi”», scrive la segreteria provinciale del Sap, «domenica nonostante l’elevato numero di personale impiegato si sono verificati questi scontri, segno che qualcosa va sicuramente cambiato anche tenuto conto della recrudescenza degli episodi di violenza fuori e dentro gli stadi». Così l’Usic: «Nell’esprimere la pronta guarigione al collega, l’Usic ringrazia tutti gli uomini e le donne dell’Arma impegnati quotidianamente in questa provincia per garantire la sicurezza dei cittadini, mettendo in pericolo, come nel caso in argomento, la propria incolumità».