Il sindaco di Giulianova: "Sono pronto a celebrare le unioni civili"
Mastromauro convinto della bontà della nuova legge: "Una conquista di civiltà non soltanto per le persone dello stesso sesso ma anche per gli etero"
GIULIANOVA. Non sarà un sindaco “obiettore”. Al contrario. Francesco Mastromauro si dice ben disposto a celebrare le unioni civili, senza fare come Marchini, che ha annunciato che se diventerà sindaco di Roma si rifiuterà di celebrarle, né come il suo collega di Teramo Brucchi che (come riferiamo in altra pagina) delegherà qualcun altro, né come qualche sindaco leghista che relegherà le celebrazioni negli scantinati del municipio.
Mastromauro osserverà la legge non solo per dovere istituzionale, ma perché è convinto che sia una legge giusta. «Finalmente si colma un vuoto legislativo», osserva il sindaco giuliese, «che in Italia ha impedito a coppie non solo dello stesso sesso ma anche etero di avere diritti costituzionalmente garantiti, come ad esempio la pensione di reversibilità, e i diritti successori. Mi sono occupato più volte come avvocato di vicende tristi di persone anche etero che non potevano assistere il compagno malato, ovvero succedere a titolo particolare nel contratto di locazione o ancora avere titolo per subentrare nella titolarità dell’alloggio popolare. La figura giurisprudenziale della convivenza more uxorio non riusciva a risolvere tutte le problematiche». La nuova legge, invece, «è una risposta di civiltà, culturale, che finalmente colma ritardi accumulati dalla politica negli ultimi 5 lustri, ripeto, non solo nei confronti delle coppie dello stesso sesso, ma anche di quelle etero, che per varie ragioni, non volevano o non potevano contrarre il matrimonio».
E a chi potrebbe obiettare che come sindaco non ha voluto istituire il registro delle unioni civili, replica così: «Il sistema dei registri delle unioni civili non aveva nessuna valenza giuridica. E difatti, nelle città in cui sono stati istituiti, si sono rivelati un flop: pochissime unioni, perché nessun diritto ne derivava. Per questo non ho mai voluto istituirli, perché non volevo farmi pubblicità senza risolvere i problemi. Oggi, finalmente, la musica cambia. Invito chi vorrà a rivolgersi al sindaco di Giulianova: sono pronto a celebrare le unioni civili».
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