mercato immobiliare
Impennata dei mutui, nel Teramano si torna a comprare le case
Nel terzo trimestre 2014 in provincia di Teramo l’aumento è stato del 44,6% grazie anche al calo di oltre il 10% del costo medio degli immobili
TERAMO. Impennata della richiesta dei mutui in provincia di Teramo negli ultimi mesi del 2014. E’ un trend che si registra su scala nazionale, ma a Teramo l’aumenta risulta particolarmente significativo. La ripresa di contratti per l'acquisto di immobili nel terzo trimestre del 2014 è contraddistinta da un +44,6% di mutui rispetto allo stesso periodo del 2013. L'aumento delle erogazioni da parte degli istituti bancari e della domanda degli acquirenti ha fatto registrare durante lo scorso anno una notevole ripresa nell’accensione dei mutui, secondo le ricerche effettuate dal gruppo immobiliare Tecnocasa e basate sui dati forniti dalla Banca d'Italia.
Se dal 2008 al 2013 il trend era stato decisamente negativo – effetto della crisi generale e, in particolare, di quella del settore immobiliare – nel 2014 si è potuto assistere ad un'impennata della percentuale di contratti, soprattutto nel territorio teramano dove, sebbene il numero dei mutui sia comunque inferiore a quello di quattro anni fa, l’incremento percentuale nel terzo trimestre dello scorso anno è senz’altro notevole e incoraggiante. Un 44,6% che colloca la provincia teramana di gran lunga al primo posto in Abruzzo, dove, nello stesso periodo, l’incremento dei mutui è stato del 7,1%.
Dei 73,2 milioni di euro di mutui ipotecari fondi erogati in Abruzzo nel terzo trimestre del 2014 (dato che colloca la regione al 15° posto in Italia), 18,4 milioni sono stati concessi nella provincia di Teramo. Come è possibile osservare nella tabella, sempre secondo la ricerca di Tecnocasa sui dati del bollettino statistico della Banca d'Italia, verso la fine del 2011 è cominciata la discesa delle richieste e delle erogazioni, rispetto ai numeri del 2010. Da un +39% del primo trimestre, si è passati ad un +11,4% nel secondo, meno 23,9% nel terzo e meno 33,8% nel quarto. La discesa vertiginosa è proseguita nel 2012, che nel primo trimestre ha toccato un meno 58%, meno 58,9% nel secondo, meno 40,2% nel terzo e meno 49,5% a fine anno. Le cose non sono andate meglio nel 2013, quando il numero dei mutui accesi è continuato a diminuire, con un meno 31,7% nel primo trimestre, meno 32,9% nel secondo, meno 30,3% nel terzo, per poi risalire allo 0% nel quarto trimestre. Se il 2014 non era cominciato nel migliore dei modi, sempre rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma anche alla fine del 2013, registrando infatti un meno 8,1%, si è assistito ad una netta ripresa nel secondo trimestre, quando la percentuale di mutui ha toccato un +34, per poi raggiungere il +44,6 nel terzo trimestre (i dati degli ultimi tre mesi del 2014 non sono ancora stati resi noti). La risalita dei mutui è strettamente collegata al calo dei prezzi degli immobili. Secondo di dati diffusi dall’agenzia Immobiliare.it a dicembre 2014 il costo medio delle case è sceso in provincia di Teramo del 10,9% rispetto a dicembre dell’anno precedente. «E' presto per stabilire se la criticità e la fase discendente del mercato siano alle spalle», si legge in una nota del gruppo Tecnocasa, «ma certamente ci sono delle note che inducono ad un rinnovato ottimismo. La domanda di mutui da parte delle famiglie è in crescita ormai da un anno, la Banca centrale europea sta operando per sostenere l’erogazione del credito e l’offerta bancaria è in miglioramento grazie ai riduzioni degli spread sui mutui per la prima abitazione».
Sandro Petrongolo
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