TERAMO
Inchiesta sulla morte in carcere di Patrick, i familiari: "L'hanno sentito urlare"
Trovato senza vita a 20 anni nel giorno del suo compleanno, La Procura sequestra i video delle telecamere interne e ordina l'autopsia. Striscione di protesta, Associazioni chiedono la verità, sabato presidio in piazza
TERAMO. Prende il largo l'inchiesta sulla morte di Patrick Guarnieri, il detenuto di 20 anni che si è ucciso nel carcere di Castrogno nel giorno del suo compleanno. La Procura ha fatto sequestrare i video delle telecamere interne, la cartella clinica del giovane e ordinato l'autopsia.
Nel frattempo sono arrivate due denunce da parte dei familiari, una dal padre e una dalla zia. Per loro le condizioni di salute del ragazzo non erano compatibili con il regime carcerario. I familiari non credono al suicidio e hanno riferito che alcuni detenuti avrebbero raccontato di aver sentito il ragazzo urlare. Prima di essere portato a Castrogno, quando i carabinieri erano andati a prenderlo, il giovane avrebbe accusato un malore, probabilmente un attacco d’ansia. Per questo i militari lo avevano accompagnato in ospedale dove il 20enne era stato sottoposto a controllo medico.
Sul recinto esterno del Castrogno intanto è comparso uno striscione di protesta. L'associazione Sbarre di Zucchero si è unita al grido di dolore della famiglia, e chiede che sia fatta luce "sulla morte di un giovanissimo che aveva tutta la vita davanti".
Anche la Casa del popolo ha preso posizione: "Di fronte alla morte di un ragazzo di vent'anni, le cui cause e responsabilità sono tutte da chiarire, e di fronte all'ennesima morte in carcere noi non staremo in silenzio e andremo fino in fondo al fianco della sua famiglia che, come noi, non crede che Patrick si sia tolto la vita e ha deciso, quindi, di combattere affinché la sua morte non resti solo un numero di quella statistica nera dei suicidi in carcere". La Casa del Popolo annuncia che sabato nel presidio in piazza Orsini (ore 17) organizzato da tempo per parlare di repressione ed estradizione di Ilaria Salis e Anan Yaeesh sarà affrontato anche il caso di Patrick.
copyright il Centro
ARTICOLO SUL CENTRO IN EDICOLA