FAR WEST NEI TRASPORTI
Insulti e sputi ai controllori da stranieri senza biglietto
È accaduto tra Alba e Martinsicuro su un bus della Tua: gli abusivi erano anche quasi tutti privi di documenti. L’azienda rinforza il personale su quella linea
MARTINSICURO. Insulti, sputi e offese personali. Autisti e ancor peggio controllori di Tua sono quotidianamente bersaglio di invettive da parte soprattutto di stranieri (ma qualche italiano non manca all’appello) che pretendono di viaggiare gratis, senza biglietto e in molti casi senza documento. C’è una linea extraurbana della Tua, da Giulianova a San Benedetto del Tronto, che più di altre è a rischio. Nel tardo pomeriggio di mercoledì, infatti, si è ripetuta la solita scena dei viaggiatori che con strafottenza fanno i “portoghesi”. Da Alba Adriatica (stazione ferroviaria) diretti a Villa Rosa e Martinsicuro erano saliti a bordo una ventina di utenti senza ticket, due dei quali italiani e il resto africani. Quando i due controllori saliti a bordo per il consueto, regolare giro d’ispezione hanno chiesto agli immigrati e ai due italiani di esibire il biglietto o l’abbonamento nessuno di loro lo aveva uno. Qualcuno, alla richiesta del controllore (che è un pubblico ufficiale nello svolgimento dell’esercizio delle sue funzioni) di mostrare il documento d’identità per procedere alla multa, si è adirato. Peraltro, molti degli stranieri non ne avevano uno. Erano praticamente clandestini.
È a quel punto che è stato deciso di fermare la corsa (causando almeno quaranta minuti di ritardo rispetto alla tabella di marcia) per far scendere i passeggeri irregolari. Per tutta risposta, dagli immigrati sono volati insulti e offese all’indirizzo del personale Tua perché pretendevano di correre sul bus gratis al contrario di tutti gli altri. Sul bus c’era anche una donna marocchina senza biglietto ma con regolare documento ed è proprio contro di lei che qualcuno, stando al racconto del personale di bordo, ha iniziato a scaldarsi, generando quasi una rissa. Sono dovute intervenire due pattuglie dei carabinieri della compagnia di Alba Adriatica per sedare gli animi ed alla fine per quattro dei senza biglietto (la marocchina compresa) è scattata la sanzione amministrativa del controllore di circa 45 euro. Soldi che, probabilmente, nessuno pagherà. Poi la corsa verso San Benedetto del Tronto è proseguita in serata portando notevole ritardo.
Da oggi, l’azienda di trasporto pubblico abruzzese ha assegnato per quella tratta un terzo controllore ma il timore è che la storia si ripeta visto che quella corsa, che da Giulianova raggiunge la cittadina marchigiana via lungomare, è la più utilizzata dagli extracomunitari. I controllori non hanno “armi” se non una penna ed un blocchetto dei verbali ed il loro senso di impotenza è totale. A Tua la delicata situazione è stata rappresentata e ci sarebbe l’impegno dell’azienda di affrontarla in modo più incisivo. Sembra che l’abusivismo a bordo delle linee regionali sia costato a Tua, solo nel 2016, circa tre milioni di euro.
Alex De Palo
©RIPRODUZIONE RISERVATA .
È a quel punto che è stato deciso di fermare la corsa (causando almeno quaranta minuti di ritardo rispetto alla tabella di marcia) per far scendere i passeggeri irregolari. Per tutta risposta, dagli immigrati sono volati insulti e offese all’indirizzo del personale Tua perché pretendevano di correre sul bus gratis al contrario di tutti gli altri. Sul bus c’era anche una donna marocchina senza biglietto ma con regolare documento ed è proprio contro di lei che qualcuno, stando al racconto del personale di bordo, ha iniziato a scaldarsi, generando quasi una rissa. Sono dovute intervenire due pattuglie dei carabinieri della compagnia di Alba Adriatica per sedare gli animi ed alla fine per quattro dei senza biglietto (la marocchina compresa) è scattata la sanzione amministrativa del controllore di circa 45 euro. Soldi che, probabilmente, nessuno pagherà. Poi la corsa verso San Benedetto del Tronto è proseguita in serata portando notevole ritardo.
Da oggi, l’azienda di trasporto pubblico abruzzese ha assegnato per quella tratta un terzo controllore ma il timore è che la storia si ripeta visto che quella corsa, che da Giulianova raggiunge la cittadina marchigiana via lungomare, è la più utilizzata dagli extracomunitari. I controllori non hanno “armi” se non una penna ed un blocchetto dei verbali ed il loro senso di impotenza è totale. A Tua la delicata situazione è stata rappresentata e ci sarebbe l’impegno dell’azienda di affrontarla in modo più incisivo. Sembra che l’abusivismo a bordo delle linee regionali sia costato a Tua, solo nel 2016, circa tre milioni di euro.
Alex De Palo
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