La Sangritana riprende la gestione delle seggiovie
Prati di Tivo, accordo tra la società frentana e la Gran Sasso Teramano Ora però è una corsa contro il tempo per la manutenzione degli impianti
TERAMO. La Sangritana è pronta a riprendere la gestione degli impianti di risalita dei Prati di Tivo. A imprimere la svolta alla trattativa è stato l'incontro di ieri pomeriggio tra il presidente dell'azienda lancianese di trasporti Pasquale Di Nardo e Marco Bacchion, che guida la Gran Sasso Teramano spa, proprietaria delle strutture. Nel corso della riunione, infatti, è stata raggiunta un'intesa verbale sul fatto che la società teramana non chiederà alla Sangritana il pagamento del canone di 100mila euro inizialmente previsto per l'affidamento per 5 mesi di cabinovia, seggiovie e skilift.
L'accordo, che sarà ufficializzato in forma scritta nelle prossime ore, fa il paio con la lettera indirizzata sempre a Di Nardo con cui il Comune di Pietracamela, gli albergatori dei Prati di Tivo e le amministrazioni separate di Pietracamela e Intermesoli si sono impegnati a versare 50mila euro per abbattere il costo di partenza. L'azzeramento del canone era la condizione principale posta dalla Sangritana, che ha gestito gli impianti fino a settembre, per il ritorno nella stazione sciistica. Le proiezioni di spesa fatte dall'azienda frentana indicano, tolti i 100mila euro chiesti dalla Gran Sasso Teramano e aggiunto un incremento dell'utenza del 10% rispetto all'anno scorso, un sostanziale pareggio economico. Il fondo messo a disposizione da operatori turistici e amministratori della zona, più l'ulteriore sconto da parte della società proprietaria degli impianti sono fondamentali per evitare una perdita che altrimenti sarebbe di circa 120mila euro. Di Nardo ringrazia il Comune di Pietracamela, le amministrazioni separate e gli albergatori. «Hanno stanziato un contributo che offrono a noi per la professionalità dimostrata nei tre anni di gestione», sottolinea, «questo c'induce a un ulteriore impegno morale». Il presidente conferma la disponibilità a riprendere il controllo degli impianti per la stagione invernale. «Faremo la nostra parte», osserva, «ci sentiamo coinvolti, anche per gli investimenti già avviati, nel garantire lo sviluppo di una zona che merita l'attenzione nazionale».
La partita, però, non è chiusa. Resta da risolvere il problema della manutenzione degli impianti, che fino a settembre è stata affidata alla Siget. La Sangritana, per trarre la massima redditività delle strutture, punta a farle tornare in funzione entro le festività natalizie. Prima però sono necessari gli interventi tecnici: la Gran Sasso Teramano è impegnata in un'altra corsa contro il tempo per affidarli.
Gennaro Della Monica
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