La versione di Aristotele mette in crisi gli studenti
Esami di Stato, una seconda prova abbordabile per i maturandi dell’Iti I test di geometria analitica soddisfano allo Scientifico: «Ce li aspettavamo»
TERAMO. Aristotele per il liceo classico e geometria analitica per lo scientifico. La seconda prova dell'esame di maturità è, per molti studenti, l'ostacolo più grande nello sprint finale che porta al tanto agognato diploma e, anche stavolta, ha mantenuto fede alla sua fama. Lo si capisce anche dall'orario di uscita dei ragazzi teramani che, ierI hanno lasciato le scuole molto più tardi rispetto alla giornata precedente, dedicata al tema di italiano. Fino all'una e mezza nessuno ha avuto l'ardire di mettere il naso fuori dal portone.
Iti e Scientifico
Tra i primi a venire fuori ci sono Cosimo e Antonio della quinta A dell'Iti. A loro è toccata la prova di elettrotecnica. «Pensavamo, sinceramente, che fosse più difficile», ammettono, «invece si trattava di una linea trifase alla quale era collegato un motore. L'unico problema è stato quello del caldo, letteralmente infernale». Il clima torrido sembra, infatti, non voler abbandonare i ragazzi teramani nei loro ultimi giorni da studenti. Di fronte al liceo scientifico “Einstein”, intanto, si è formato un piccolo capannello di studenti appena usciti che discutono del compito. Sono le 14 e in molti sono ancora dentro a cimentarsi nella prova. Quasi tutti sembrano soddisfatti. «Era proprio quello che mi aspettavo», dice Matteo della quinta F, «fortunatamente sono cose che abbiamo studiato nel programma scolastico e ho risposto anche ai quesiti proposti». Gli fa eco il compagno di classe Daniel: «Mi ritegno abbastanza fortunato visto che pensavo fosse molto più difficile. Erano presenti anche argomenti studiati negli anni passati ma ho risposto a tutto». Dietro di lui sbuca improvvisamente Melania. «Prima di aprire il foglio pensavo di mettermi a piangere, invece è andata bene», dice sorpresa. Diversa la storia per Daniele della quinta G per cui la seconda prova è stata più ostica. «La nostra è una classe sperimentale e abbiamo dovuto approfondire diversi temi ma», racconta, «sono comunque fiducioso e spero almeno in un 11».
Liceo classico
Se gli studenti dello Scientifico possono ritenersi fortunati dall'altro, del Classico non possono dire la stessa cosa. A loro è toccato Aristotele. Il filosofo mancava dai banchi dei maturandi italiani dal 1978. «Uno degli autori più difficili in circolazione», dicono i ragazzi all'uscita, “soprattutto per la specificità dell'argomento». Giacomo, della terza D non sembra avere lo stesso parere. «Io l'ho trovata più semplice di quello che pensavo», afferma, «anche perché non era lunghissima e, confrontandomi con i compagni, credo di aver fatto tutto bene». Al liceo europeo invece, si poteva scegliere. «Ci hanno proposto una versione di Plutarco per il greco e una di Velleio Patercolo per latino», dicono Alessia e Joele, «nessuna delle due era particolarmente difficile».
La terza prova
Il prossimo passaggio sarà la terza prova che si svolgerà lunedì. A differenza delle prime due si tratta di un esame preparato dalle diverse commissioni che riguarderà più materie scelte tra quelle studiate nelle scuole. «Per il 25 giugno saremo divisi in due gruppi e mi toccherà cominciare alle 11.30», conclude Giulia dell’Europeo, «proprio nelle ore più calde della giornata». Uno degli ultimi sforzi per lei che, con gli esami ancora in corso, già sogna una carriera da medico.
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